Riassunto analitico
Recentemente, nell’ambito del trattamento adiuvante del carcinoma mammario HR+/HER2- in fase precoce, la combinazione di Abemaciclib o Ribociclib con la terapia endocrina ha dimostrato un significativo miglioramento nella sopravvivenza libera da malattia invasiva (IDFS) e nella sopravvivenza libera da recidiva a distanza (DRFS). I criteri di inclusione degli studi Monarch E e NATALEE presentano importanti differenze, tuttavia alcuni pazienti potrebbero rientrare in entrambi. Quest’analisi è stata condotta con l’obiettivo di indagare la preferenza dei clinici tra abemaciclib e ribociclib quando entrambi potrebbero trovare indicazione e quali fattori influenzano maggiormente la loro decisione. Quest’analisi retrospettiva su una singola istituzione ha valutato le caratteristiche cliniche e patologiche dei pazienti diagnosticati con carcinoma mammario HR+/HER2- e candidati a un inibitore CDK4/6 in ambito adiuvante. Dieci casi clinici rappresentativi sono stati utilizzati per creare un questionario somministrato a 9 oncologi specializzati in tumori mammari. 450 pazienti sono stati sottoposti a chirurgia mammaria per carcinoma mammario HR+/HER2- presso l'AOU di Modena nel 2021. 44 pazienti (9,8%) sono risultati candidabili ad abemaciclib adiuvante, mentre 100 pazienti (22,2%) a ribociclib. Non sono state trovate differenze statisticamente significative nella distribuzione per fascia d'età, indice di massa corporea, stato menopausale e istologia tra i pazienti candidabili ad abemaciclib o ribociclib. In 9 su 10 casi (88%) non vi è accordo tra gli oncologi sulla selezione del CDK4/6i adiuvante. Nei casi in cui abemaciclib è stato scelto, il motivo più comune era il follow-up più lungo o la solidità dei dati dello studio Monarch E. Ribociclib invece è stato preferito nella maggior parte dei casi per il buon profilo di sicurezza e l'inclusione di più pazienti a rischio intermedio e uomini nello studio NATALEE. Anche le comorbidità gastrointestinali e cardiache sono state prese in considerazione. Minor rilievo è stato dato invece dato alle interazioni farmacologiche, alla durata del trattamento e alla schedula di somministrazione. Nel caso di un paziente BRCA2 con punteggio CPS&EG 2, 3 su 9 (33,3%) oncologi hanno scelto di chiedere un'indicazione personalizzata per olaparib. In conclusione, numerosi pazienti sono candidabili sia ad ribociclib che ad abemaciclib in adiuvante. Ad oggi, non c’è consenso sul CDK4/6i più appropriato per ogni paziente. I criteri decisionali si basano principalmente sui dati degli studi clinici e sul profilo di tossicità. La maturazione dei dati e nuove evidenze dagli studi sulla popolazione generale probabilmente ridurranno questa variabilità.
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