Riassunto analitico
Background: Il sovraffollamento (Overcrowding ) nei reparti di Pronto Soccorso (PS) è un problema diffuso a livello mondiale ed in particolare in Italia. Questo fenomeno comporta lunghe attese dei pazienti in pronto soccorso che spesso generano sfiducia nei servizi sanitari sfociando in aggressioni nei confronti del personale. Questa situazione sta mettendo a dura prova il sistema sanitario nazionale. Nella maggior parte dei casi il sovraffollamento è causato dalla presenza di un numero di accessi impropri ai servizi di emergenza ed accettazione. Obiettivo: L’ obiettivo del presente elaborato è l’ideazione di un’ipotesi organizzativa di un CAU (centro assistenza urgenza) presso un ospedale di comunità dell’ Ausl di Bologna per intercettare le richieste di assistenza in urgenza a bassa complessità. Materiali e metodi: È stata condotta una revisione di letteratura mediante l’utilizzo delle banche dati in merito al problema del overcrowding in pronto soccorso sia tramite valutazione delle realtà in cui sono presenti gli UCC (urgent care center), effettuando una valutazione finalizzata a comprendere se questi ultimi consentano effettivamente una riduzione degli accessi impropri agli ED (emergency department). Sono state analizzate ed elaborate le linee di indirizzo emanate dall’ assessorato regionale alla sanità in merito all’ implementazione di un ambulatorio CAU (centri assistenza urgenza). Tutto ciò applicando quanto indicato dal D.M 77/2022 che con l’ istituzione della C.O.T. (centrali operative territoriali) e del numero 116 e 117, cerca di puntare il focus sull’ intercettazione dei bisogni di salute ancora prima che i pazienti si rivolgano ai pronto soccorso o chiedano interventi di soccorso al numero 118 per casi di bassa complessità. Risultati: In letteratura sono riportati studi in cui l’integrazione dei servizi UCC (urgent care center) e gli ED (emergency department) comporta una sensibile riduzione degli accessi di pazienti con patologie a bassa criticità in questi ultimi In particolare è stato riportato che in aree in cui siano presenti centri per le cure urgenti, negli orari di apertura, i pazienti si rechino presso questi servizi invece che recarsi presso i pronto soccorso. Questo potrebbe comportare anche una riduzione dei costi dell’ assistenza. Per questo motivo si è passati alla stesura del progetto. Conclusioni: Nonostante l’impegno profuso nella ricerca bibliografica e alla realizzazione del presente progetto ad oggi l’implementazione dei CAU risulta ancora in alto mare. In particolare non sono state definite le modalità di compresenza tra CAU e servizio di continuità assistenziale, questo potrebbe generare confusione nei cittadini e conflitti nella gestione dei percorsi all’ interno dell’organizzazione. Nonostante l’ipotesi di progetto organizzativo sia stata realizzata, il progetto non è ancora partito. Risulta quindi che l’argomento ambulatori CAU sia in costante evoluzione, meritando un’attenzione particolare per le possibili ricadute organizzative delle aziende e di risposta ai bisogni di salute dei cittadini.
|