Riassunto analitico
BACKGROUND: I contraccettivi reversibili a lunga durata d’azione (LARC) sono un metodo di controllo delle nascite molto efficace e semplice da utilizzare per la paziente, poiché non richiedono la sua collaborazione per funzionare. Questo rende il loro uso tipico sovrapponibile all’uso perfetto. Ne esistono di diverse tipologie, sia senza ormoni (spirali al rame) sia medicati con progestinici. Questi ultimi, danno sanguinamenti meno abbondanti, portando anche all’amenorrea, e, a fronte di una pari se non superiore efficacia contraccettiva, sono utilizzati anche nel trattamento patologie ginecologiche come l’adenomiosi e nella terapia ormonale sostitutiva per la prevenzione dell’iperplasia endometriale. Per questi motivi sono stati scelti per questo studio. Sono disponibili sistemi a lento rilascio ormonale posizionati o a livello intrauterino (con Levonorgestrel) o sottocutaneo (con Etonogestrel). Nonostante i vantaggi, però, in Italia il loro utilizzo non è così diffuso. SCOPO: L’obiettivo di questo studio retrospettivo monocentrico è stato quello di osservare l’utilizzo in real-life dei LARC ormonali nelle donne che si sono rivolte al servizio contraccezione di terzo livello dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena (AOU). METODI: Le 111 pazienti selezionate sono quelle che hanno inserito un LNG-IUS ad alto dosaggio o un LNG-IUS a basso dosaggio o un impianto sottocutaneo ETN nel periodo da gennaio 2026 a dicembre 2020; sono state poi seguite fino ad aprile 2023, tramite i referti delle visite presenti nel sistema informatico dell’AOU. RISULTATI: Il campione era formato da pazienti con età media di 37.4 ± 8.0 anni, 88 multipare (79%) e 23 nullipare (21%); 46 (41%) che hanno usato LARC solo a scopo contraccettivo mentre 65 (59%) anche come trattamento per le patologie ginecologiche, ovvero 45 per adenomiosi (41%), 12 per endometriosi (5%), 22 per fibromatosi (20%). Tra i tre tipi di LARC, quelli più prescritti in caso di patologie sono stati gli LNG-IUS ad alto dosaggio (P value <0.01); non solo, gli IUS ad alto dosaggio sono tendenzialmente prescritti a donne con età più avanzata (P value <0.0002) e con maggior volume uterino (P value 0.002) rispetto agli altri due metodi. Durante l’utilizzo del sistema 25 donne sono andate in amenorrea (23%). La continuazione del LARC è stata in generale di 1192.2 ± 592.6 giorni (39.1 ± 19.5 mesi), con 20 casi di reinserimento di un secondo LARC dopo la scadenza del primo (18%). A 3 anni di follow up (1095 gg), tra i tre LARC non c’è una differenza significativa nella continuazione, ma si è osservato un trend di rimozione precoce dell’impianto e delle IUS a basso dosaggio. Solo nel 12% dei casi (13/111) il LARC è stato rimosso prima della scadenza per effetti collaterali; si è altrettanto dimostrata una tendenza alla rimozione precoce del LARC nelle donne più giovani (P value 0.02). Infine, per la prima volta si è dimostrata un trend significativo nella continuazione dei LARC maggiore nelle multipare rispetto alle nullipare (P value 0.003). Non ci sono state gravidanze indesiderate durante tutto il periodo di osservazione. CONCLUSIONI: La continuazione dei metodi si è rivelata ottima, soprattutto per gli IUS ad alto dosaggio. Si confermano quindi i vantaggi di questi metodi: l’efficacia, la possibilità di utilizzarli da parte di un ampio range di donne, con pochi effetti collaterali. Sono quindi da consigliare nel counseling effettuato nei servizi di pianificazione familiare.
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Abstract
BACKGROUND: Long-acting reversible contraceptives (LARCs) are a birth control method very effective and easy-to-use for the patient, as they do not require cooperation to function. This makes their typical use equal to the perfect use. There are different types of LARCs: hormone-free (copper IUDs) or medicated with progestins. With equal if not superior contraceptive efficacy, the latter give less menstrual bleeding, even leading to amenorrhoea, and are also used in the treatment of gynaecological diseases such as adenomyosis or in hormone replacement therapy for the prevention of endometrial hyperplasia. For these reasons they were chosen for this study. Intrauterine slow hormone-releasing systems (with Levonorgestrel) or subdermal implants (with Etonogestrel) are available. Despite all their advantages, however, their use in Italy is not widespread.
AIM OF THE STUDY: The aim of this retrospective single-centre study was to observe the real-life use of hormonal LARCs in women referring to the third-level contraception clinic of the Azienda Ospedaliero-Universitaria (AOU) of Modena.
METHODS: The 111 patients selected were those who inserted a high-dose LNG-IUS or a low-dose LNG-IUS or a subcutaneous ETN implant in the period from January 2016 to December 2020; they were then followed up until April 2023, through the medical reports in the AOU computer system.
RESULTS: The sample consisted of patients with a mean age of 37.4 ± 8.0 years, 88 multiparous (79%) and 23 nulliparous (21%); 46 (41%) used LARC only for contraceptive purposes while 65 (59%) also used it as a treatment for gynaecological diseases, i.e., 45 for adenomyosis (41%), 12 for endometriosis (5%), 22 for fibromatosis (20%). Among the three types of LARCs, the most prescribed as a treatment were high-dose LNG-IUS (P value <0.01); not only that, high-dose IUS tended to be prescribed for women with older age (P value <0.0002) and larger uterine volume (P value 0.002) than the other two methods. During the use of the system 25 women went into amenorrhoea (23%). The overall continuation of LARC was 1192.2 ± 592.6 days (39.1 ± 19.5 months), with 20 cases of re-insertion of a second LARC after expiry of the first (18%). At 3-year follow-up (1095 days), there was no significant difference in continuation between the three LARCs, but a trend of early removal of the implant and low-dose IUS was observed. In only 12% of cases (13/111) the LARC was removed before expiry due to side effects; a trend towards early removal of the LARC in younger women was also demonstrated (P value 0.02). Besides, for the first time, we demonstrated that multiparous women continued using LARCs for longer than nulliparous (P value 0.003). Finally, there were no unwanted pregnancies throughout the observation period.
CONCLUSIONS: The continuation of the methods proved to be excellent, especially for high-dose IUS. The advantages of these methods are thus confirmed: their effectiveness, the fact that they can be used by a wide range of women, with few side effects. They are therefore to be recommended during contraceptive counselling in family planning clincs.
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