Riassunto analitico
Il COVID-19 è una malattia respiratoria causata dal virus SARS-CoV-2, che ha avuto un impatto significativo sulla salute globale e sui sistemi sanitari. Questa malattia presenta implicazioni fisiopatologiche multisistemiche non interamente comprese e caratteristiche in evoluzione.La renina è un enzima implicato l'omeostasi pressoria, ma il suo ruolo nella patogenesi del COVID-19 e il suo valore come biomarker prognostico non sono completamente chiariti. Questo studio si propone di analizzare i livelli plasmatici di renina nei pazienti con critical COVID-19 e valutare il suo valore prognostico come predittore di mortalità a 30 giorni confrontandolo a: età del paziente, SOFA, SAPSII, Charlson Comorbidity Index, PCR, PCT, Conta Piastrinica, INR, Fibrinogeno. Si tratta di uno studio retrospettivo, in cui sono stati inclusi 177 pazienti adulti ricoverati in terapia intensiva (UTI) dell’Ospedale Civile di Baggiovara nel periodo ottobre 2020-maggio 2021. Sono stati arruolati soggetti con positività al Sars-Cov2 accertata all’ammissione o durante in ricovero in UTI, diagnosi di IRA COVID-19-correlata, necessità di ventilazione meccanica e almeno tre rilevazioni di renina plasmatica. Sono stati esclusi pazienti pediatrici, donne gravide e soggetti con cartella clinica non disponibile o incompleta. Gli scores, i biomarcatori e le caratteristiche dei pazienti sono stati valutati all’ingresso in UTI e/o a intervalli di 48 ore dal ricovero. Sono state valutate inoltre la somministrazione di tocilizumab e la necessità di sostegno vasopressorio con noradrenalina. Sono state calcolate le curve ROC e le rispettive AUC per la valutazione dell’accuratezza dei fattori prognostici a T0. Sono stati valutati i linear mixed models per la valutazione dei biomarcatori e del SOFA score a T0, T2, T4. La soglia di significatività statistica per le AUC delle curve ROC è stata considerata 0.7, per i p-values 0.05. Gli intervalli di confidenza sono stati calcolati al 95%. Nessun indice prognostico ha mostrato un’AUC-ROC >0.7 al T0. In ordine decrescente di p-values per la significatività statistica calcolati con il linear mixed model della differenza tra deceduti a 30 giorni e sopravvissuti sono risultati: Renina < 0.01; Conta Piastrinica < 0.01; PCR=0,09; Fibrinogeno=0,135; INR=0,75; PCT=0,76. Lo studio presenta alcuni limiti da considerare: è monocentrico e la numerosità campionaria è stata limitata da data missing, che è dipeso in parte dalla mancata refertazione da parte dei laboratori di analisi dei biomarkers, oberati di lavoro nel periodo studiato; e in parte dal decesso precoce in UTI di una quota di pz particolarmente gravi. In conclusione, i sistemi di scoring SOFA, SAPSII e Charlson Index attualmente utiizzati in UTI non si sono rivelati efficaci nella valutazione della probabilità di decesso a 30 giorni dei pazienti con critical COVID-19. L’analisi ha suggerito un possibile ruolo della renina plasmatica come indice prognostico di aggravamento clinico durante il ricovero. Ulteriori indagini sono necessarie per validare le osservazioni di questo studio.
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