Riassunto analitico
Background: Il Sistema Sanitario Nazionale è stato fortemente scosso dalla pandemia Covid-19, conducendo le aziende al deficit economico ed i sanitari ad un accumulo di forte stress e demotivazione professionale. Grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed al Decreto del Ministero della Salute n. 77/2022 sono stati istituiti nuovi organi per la gestione e presa in carico del paziente fragile prediligendo l’assistenza domiciliare e contribuendo in questo modo a ridurre la spesa sanitaria ed i ricoveri impropri in ospedale. La Centrale Operativa Territoriale rappresenta il fulcro del cambiamento e consiste nell’Unità Operativa che gestisce la continuità assistenziale dei pazienti in modo proattivo, in un’ottica di multidisciplinarità e multiprofessionalità. Obiettivo: L’obiettivo del presente studio è quello di indagare il punto di vista del personale sanitario, che collabora con la Centrale Operativa Territoriale del distretto di Carpi, in merito alla nuova riorganizzazione aziendale e quali sono stati i cambiamenti di competenze e di operatività lavorativa, ricercando il livello di collaborazione e suggerimenti da apportare. Metodo: Indagine qualitativa eseguita tramite survey online composta da domande di tipo chiuso e aperto. Il campione dello studio è rappresentato dagli operatori sociosanitari che collaborano direttamente o indirettamente con la Centrale Operativa Territoriale di Carpi. Risultati: Dall’analisi dei dati emerge che l’84,2% dei partecipanti ha collaborato alla nascita della Centrale Operativa Territoriale e che per il 92,1% sia necessaria un’ulteriore formazione. La vision è chiara, seppur ancora confusa l’organizzazione, a causa della mancanza di linee guida e modelli a cui fare riferimento per un servizio innovativo e sperimentale determinando una resistenza al cambiamento da parte dei professionisti sociosanitari. Conclusioni: Il sondaggio ha permesso agli operatori di esprimersi liberamente in merito al cambiamento subito, generando pareri contrastanti e sottolineando alcuni aspetti tecnici ed organizzativi che probabilmente sono stati sottovalutati. È auspicabile che questa ricerca, possa contribuire al miglioramento del clima etico lavorativo e formativo, così da condurre tutti i partecipanti con il giusto spirito alla medesima meta.
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