Riassunto analitico
Obiettivo: L’ipercolesterolemia familiare (FH) è una condizione caratterizzata da elevato burden di colesterolemia LDL (LDL-c) ed alto rischio di eventi aterosclerotici cardiovascolari (CV), pertanto strategie di riduzione di LDL-c sono essenziali per migliorare la prognosi dei pazienti affetti da FH. L’avvento di nuovi farmaci ipocolesterolemizzanti ha migliorato la gestione dei pazienti con FH negli ultimi anni, tuttavia sono necessari studi real life per confermare l’impatto di questi progressi farmacologici nel contesto della pratica clinica. Questo studio osservazionale retrospettivo ha l’obiettivo di valutare il trend di utilizzo dei farmaci ipocolesterolemizzanti ed il raggiungimento dei target terapeutici di LDL-c in una coorte di pazienti con FH seguita da un Centro LIPIGEN di terzo livello. Pazienti e Metodi: sono stati arruolati 413 pazienti consecutivi con diagnosi clinica e/o genetica di FH (età 49 [33-59] anni, maschi 49%, diagnosi genetica 73%, LDL-c massimo 250 [210-309] mg/dl, prevenzione CV secondaria 15.7%) seguiti dal Centro LIPIGEN di Modena, per i quali sono stati raccolti i dati clinico-bioumorali relativi a profilo lipidico, eventi CV e trattamento farmacologico al baseline (prima visita presso il Centro) e durante un follow-up mediano di 39 [19-55] mesi. I target terapeutici di LDL-c sono stati definiti in base alle linee guida ESC/EAS 2019. Risultati: al baseline, i valori di LDL-c erano pari a 162 [127-208] mg/dl; il 60% dei pazienti era trattato con statine, nel 49.6% dei casi ad alta intensità; l’ezetimibe e gli inibitori di PCSK9 (i-PCSK9) erano utilizzati rispettivamente nel 34.9% e 1.7% dei casi; il target LDL-c era raggiunto soltanto in 4 pazienti (1.0%). Durante il follow-up, la prescrizione di farmaci ipocolesterolemizzanti è aumentata significativamente: statine 89.1%, nel 58.2% dei casi ad alta intensità, ezetimibe 75.5% e i-PCSK9 31% (per tutti p<0.001). Questo ha determinato che i valori di LDL-c siano scesi del 48% [25.9-63.6]% rispetto al baseline, raggiungendo gli 88 [59-109] mg/dl (p<0.001) e consentendo di conseguire il target in 124 pazienti (30%) (p<0.001). L’utilizzo della triplice combinazione di statina, ezetimibe e i-PCSK9 in 113 pazienti (27.4%) ha permesso di raggiungere il target terapeutico nell’ 88.5% dei casi con valori di LDL-c pari a 45 [39-57] mg/dl. I pazienti che hanno raggiunto il target terapeutico durante il follow-up erano significativamente più anziani, e più frequentemente di sesso maschile, probandi, con diagnosi genetica di FH, storia familiare e/o personale di eventi CV, più elevato burden di LDL-c e maggior prevalenza di fattori di rischio CV (abitudine tabagica, ipertensione, diabete, adiposità viscerale). 14 pazienti (3.4%) hanno presentato eventi CV incidenti durante il follow-up; età, burden di LDL-c, storia personale di pregresso evento CV, ipertensione, diabete e adiposità viscerale sono emersi quali predittori di eventi CV incidenti. Conclusioni: il trattamento dei pazienti affetti da FH è migliorato nel tempo, tuttavia una considerevole percentuale di soggetti non raggiunge il target terapeutico di LDL-c. L’utilizzo di una triplice terapia di combinazione con statina, ezetimibe e i-PCSK9 è la migliore strategia di riduzione di LDL-c, che consente di conseguire il target nella maggior parte dei pazienti con FH a più elevato rischio CV.
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Abstract
Objective: Familial hypercholesterolemia (FH) is a condition characterized by high levels of low-density lipoprotein cholesterol (LDL-C) and an increased risk of cardiovascular atherosclerotic events. Therefore, strategies to reduce LDL-C are essential to improve the prognosis of FH patients. The advent of new lipid-lowering medications has improved the management of FH patients in recent years. However, real-life studies are needed to confirm the impact of these pharmacological advancements in clinical practice. This retrospective observational study aims to evaluate the trend in the use of lipid-lowering medications and the achievement of LDL-C therapeutic targets in a cohort of FH patients followed at a tertiary level LIPIGEN Center.
Patients and Methods: A total of 413 consecutive patients diagnosed with FH based on clinical and/or genetic criteria were enrolled (mean age 49 [33-59] years, 49% male, genetic diagnosis 73%, maximum LDL-C 250 [210-309] mg/dl, secondary cardiovascular prevention 15.7%) and followed at the LIPIGEN Center in Modena. Clinical and laboratory data related to lipid profiles, cardiovascular events, and pharmacological treatment were collected at baseline (first visit to the Center) and during a median follow-up of 39 [19-55] months. LDL-C therapeutic targets were defined according to the 2019 ESC/EAS guidelines.
Results: At baseline, LDL-C levels were 162 [127-208] mg/dl. Sixty percent of patients were treated with statins, with 49.6% receiving high-intensity statin therapy. Ezetimibe and PCSK9 inhibitors (i-PCSK9) were used in 34.9% and 1.7% of cases, respectively. Only 4 patients (1.0%) achieved the LDL-C target. During the follow-up, there was a significant increase in the prescription of lipid-lowering medications: statins (89.1%), with 58.2% receiving high-intensity therapy, ezetimibe (75.5%), and i-PCSK9 (31%) (all p<0.001). This led to a 48% reduction [25.9-63.6]% in LDL-C levels compared to baseline, reaching 88 [59-109] mg/dl (p<0.001) and allowing the achievement of the target in 124 patients (30%) (p<0.001). The use of the triple combination of statin, ezetimibe, and i-PCSK9 in 113 patients (27.4%) resulted in the therapeutic target being reached in 88.5% of cases, with LDL-C levels of 45 [39-57] mg/dl. Patients who achieved the therapeutic target during the follow-up were significantly older and more frequently male, probands, with a genetic diagnosis of FH, a family and/or personal history of cardiovascular events, higher LDL-C burden, and a higher prevalence of cardiovascular risk factors (smoking, hypertension, diabetes, visceral adiposity). Fourteen patients (3.4%) experienced incident cardiovascular events during the follow-up, with age, LDL-C burden, personal history of previous cardiovascular events, hypertension, diabetes, and visceral adiposity emerging as predictors of incident cardiovascular events.
Conclusions: The treatment of patients with FH has improved over time. However, a considerable percentage of individuals fail to achieve the LDL-C therapeutic target. The use of triple combination therapy with a statin, ezetimibe, and i-PCSK9 represents the best strategy for LDL-C reduction, allowing the target to be achieved in the majority of FH patients at higher cardiovascular risk.
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