Riassunto analitico
Background:Nel 2022 con l’avvento del DM77 , vera “carta costituzionale” dei servizi sanitari territoriali si realizza il potenziamento dei servizi territoriali a garanzia del rispetto dei LEA nella piena realizzazione della legge 833 del 1978 che garantisce a tutta la popolazione universalità, uguaglianza ed equità nell’accesso alle cure. La “prossimità” delle cure è un obiettivo centrale fra le priorità del DM77, soprattutto riguardo le strutture del territorio, pensate e realizzate proprio per essere vicine al cittadino. Oggetto della tesi La Centrale Operativa Territoriale è un modello organizzativo che svolge una funzione di coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali: attività territoriali, sanitarie e sociosanitarie, ospedaliere e dialoga con la rete dell’emergenza-urgenza. La sua completa e sistematica applicazione richiede la definizione di precisi elementi operativi, di seguito elencati e poi descritti. Fisiologicamente lo sviluppo della sanità di iniziativa richiede un periodo medio-lungo, ma con precisi step e target progressivi, in modo da raggiungere un approccio sufficientemente universalistico in tempi programmati da ogni singolo territorio. Metodo utilizzato per la costruzione della tesi. Partendo dalla letteratura e analizzando le principali normative, è stata effettuata un'analisi AS-IS delle risorse territoriali, delle reti e dei percorsi presenti sul territorio del Distretto sanitario di Mirandola. Sono state valutate le variabili sociali, culturali, strumentali, organizzative e di risorse umane utili e necessarie alla progettazione della COT. Sono stati utilizzati strumenti quali la Carta strategica, Pestel analisis, Swot, Profilo di posto e Gant per dare metodo e rigore alla progettazione. Per le elaborazioni dati sono stati utilizzati programmi di Excel e tabelle Pivot. Scopo e obiettivo della Tesi. L'obiettivo della tesi è proporre una strategia di implementazione allo scopo di: garantire il raccordo dei servizi sanitari e sociali e dei professionisti coinvolti durante tutto il percorso di presa in carico della persona in tutti i diversi setting assistenziali, garantire ottimizzazione degli interventi, tenerne traccia e raccoglierne i dati da essi derivanti. Criticità: Le maggiori criticità riscontrare hanno riguardato la resistenza al cambiamento da parte di alcuni Operatori e i rapporti con gli Enti sociali. Permane la visione a “silos” rispetto alle storiche suddivisione dei servizi territoriali con obiettivi parcellizzati e non integrati. Altre aree meritevoli di ulteriore approfondimento sono l’adozione dei sistemi informativi che “comunichino tra loro”, la definizione degli standard di personale da attribuire alle COT, l’informazione ai cittadini sulle nuove potenzialità di pressa in carico territoriale. Conclusioni: la COT ha dimostrato un potenziale significativo per migliorare l'assistenza sanitaria nel territorio. I risultati iniziali sono incoraggianti. Il miglioramento più evidente è riferibile ai dati di attività dei primi 6 mesi (dal 1.1.23 al 31.5.23) che hanno evidenziato n° 882 richiese di cura pervenute alla COT di Mirandola di cui n° 670 richieste provenienti dal territorio e n° 212 richieste provenienti dai presidi ospedalieri. Tali richieste hanno dato seguito all’avvenuta valutazione del paziente da parte dell’equipe in un tempo mediano di n° 6 giorni. Su questi dati è stato eseguito un confronto con i sei precedenti l’avvio del modello COT (dal 1.7.22 al 31.12.22) che hanno evidenziato una riduzione di n° 2 giorni sui tempi di valutazione dei pazienti. È necessario continuare a lavorare per affrontare le sfide rimanenti, in particolare nel rapporto con il sociale, nella definizione chiara del governo e della gestione della COT e nella formazione e valorizzazione degli Operatori della COT
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