Riassunto analitico
OGGETTO – L’attuale tendenza demografica indica chiaramente come la popolazione tenda ad un progressivo invecchiamento a livello globale. Ciò determina l’imporsi di nuove sfide di carattere sanitario e la necessità di sviluppare e rinnovare gli approcci clinico-terapeutici in questo inquadramento demografico. La popolazione anziana tende ad avere un quadro clinico piuttosto complesso, composto frequentemente dalla compresenza di svariate comorbilità e l’assunzione contestuale di politerapie, il tutto in un clima di fragilità che rende la presa in carico sicuramente più ostica. In questo contesto, particolare importanza viene assunta dalla diagnosi di ingresso in Pronto Soccorso, che se non formulata nella maniera più completa possibile potrebbe condurre ad un ricovero ed una presa in carico non ottimale con effetti sfavorevoli sulla qualità dell’assistenza e sull’outcome dei pazienti. Su questi aspetti, nonostante la loro importanza, vi sono limitate conoscenze che approfondiscano il tema della discrepanza tra diagnosi di ingresso in reparto e diagnosi di dimissione. OBIETTIVI – L’obiettivo principale dello studio è determinare l’effettiva congruenza tra la diagnosi di accesso dei pazienti geriatrici effettuata presso il Pronto Soccorso e la diagnosi di dimissione a seguito del ricovero avvenuto presso la Struttura Complessa di Geriatria, andando ad analizzare le eventuali discrepanze. Secondariamente, l’obiettivo dello studio è quello di analizzare il quadro clinico dei singoli pazienti, ponendo particolare attenzione all’analisi comparativa della diagnosi riguardante patologie specifiche. Con ciò, si intende conseguire lo scopo di determinare quali siano gli effetti negativi che possono derivare da queste discrepanze. Infine, analizzare quali possano essere delle possibili azioni in grado di ridurre questo fenomeno. METODI – In questo studio sono stati arruolati 189 pazienti, con un’età superiore i 65 anni, ricoverati tra l’agosto 2020 e aprile 2022 presso la Struttura Complessa di Geriatria dell’Ospedale Civile di Baggiovara. Le relative informazioni cliniche sono state estrapolate dall’analisi delle cartelle cliniche dei singoli soggetti. Sono state prese in esame le diagnosi di ingresso formulate dalla Struttura Semplice di Pronto soccorso e le diagnosi dimissioni a seguito del ricovero e confrontate, per valutarne l’eventuale corrispondenza o discrepanza. Sono stati così calcolati i casi falsi positivi, falsi negativi ed è stato valutato il valore percentuale dell’eventuale congruenza tra le diagnosi. RISULTATI – I quadri morbosi che si mostrano maggiormente soggetti ad una sovradiagnosi da parte del Pronto soccorso sono: il decadimento psico-organico con 18 falsi positivi, le infezioni con 8 falsi positivi, le IVU con 4 falsi postivi, le polmoniti con 2 falsi positivi e sepsi con 1 falso positivo. Analizzando invece le patologie che sono state oggetto di sottodiagnosi da parte Pronto Soccorso è emerso che: le infezioni hanno avuto 73 falsi negativi, le IVU 56 falsi negativi, il delirium 42 falsi negativi, lo scompenso cardiaco 40 casi di falsi negativi, le polmoniti 28 falsi negativi, fibrillazione atriale 15 falsi negativi, sepsi con 8 falsi negativi. Per quanto riguarda il decadimento psico-organico, non è stata confermata nessuna diagnosi effettuata dal Pronto Soccorso a seguito del ricovero, quindi non sono presenti falsi negativi. Il valore percentuale di concordanza tra le due rispettive diagnosi è risultato quindi essere: per le infezioni 38,14%, polmonite 37,78%, Sepsi 37,5%, delirium 32,26%, scompenso cardiaco 29,82%, fibrillazione atriale 16,67%, IVU 29,11, decadimento psico-organico 0%. CONCLUSIONI – Migliorare l’approccio al paziente geriatrico attraverso la sensibilizzazione del personale di Pronto Soccorso sulle manifestazioni atipiche delle principali patologie geriatriche, con lo scopo di migliorare la presa in carico di questi pazienti.
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