Riassunto analitico
Il tema principale di questa tesi è la parità di genere e l’importanza di un’educazione scolastica che combatta le discriminazioni sessiste. Nella prima parte della tesi verrà analizzato il sessismo che viene espresso dalla lingua italiana proponendo delle soluzioni linguistiche per far fronte al problema, in seguito verranno citati dei neologismi, nati per contrastare le discriminazioni linguistiche, quali i termini appartenenti alla comunità LGBTQ+ e il femminismo. Nella seconda parte verrà affrontata la tematica ponendo maggiore attenzione alle agenzie di socializzazione quali la scuola, la famiglia, il gruppo dei pari, il lavoro e i media e come queste influenzino la costruzione dell’identità del bambino e della bambina. Verranno, poi, mostrate le ricerche svolte da Irene Biemmi, professoressa all’università di Firenze, riguardo all’importanza di utilizzare un libro di testo alla scuola primaria che sia privo di stereotipi di genere e immagini sessiste. Il tema relativo ai libri di testo verrà approfondito anche grazie alla presentazione del progetto Polite elaborato in Italia nel 1998 e del progetto “Obiettivo parità!”. Verranno presentati, successivamente, due progetti didattici che la studentessa ha avuto la possibilità di realizzare con i bambini di due classi quarte della scuola primaria durante il tirocinio del quinto anno. Entrambi i progetti trattano il tema della parità di genere, uno a livello storico, l’altro maggiormente incentrato sulle dinamiche sociali moderne. Sono stati analizzati insieme ai bambini e alle bambine i concetti di stereotipo e pregiudizio di genere che hanno accompagnato, durante lo svolgimento delle attività, le discussioni con il gruppo classe. Infine verranno analizzati i dati ottenuti dalla somministrazione di un questionario che è stato proposto ai bambini e ai genitori di entrambe le classi quarte nelle quali è stato svolto il tirocinio. L’obiettivo era quello di osservare quanto la famiglia, in particolare i genitori, influenzino il pensiero del bambino e quanto il bambino e la bambina riconoscano la parità tra uomo e donna nella loro quotidianità.
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