Riassunto analitico
Introduzione La Radiazione Solare (RS), in particolare la sua componente ultravioletta (RUV), costituisce un significativo fattore di rischio per la comparsa di varie patologie, specialmente oculari e cutanee. Tali radiazioni sono classificate da IARC ed altre agenzie internazionali come cancerogeni certi e risultano fortemente correlate allo sviluppo di tumori cutanei non-melanoma (NMSC), considerati la neoplasia più comune a livello mondiale tra gli individui di etnia caucasica. Elevate esposizioni professionali a RS e RUV sono assai frequenti tra i soggetti che svolgono attività professionali all'aperto, definiti Outdoor Workers (OWs).
Obiettivi Sulla base delle premesse, è da attendersi un significativo numero di NMSCs non solo nella popolazione generale, ma soprattutto nei OWs. Essendo questi tumori patologie riconosciute nelle Tabelle delle Malattie Professionali dell'INAIL, anche il numero delle denunce delle stesse dovrebbe essere proporzionalmente elevato. Scopo della tesi è quello di raccogliere i casi di denunce di NMSCs pervenute all'INAIL nell'arco temporale compreso tra 2012 e 2019 e confrontarlo con il numero di casi occupazionali attesi al fine di valutare la coerenza tra i dati e verificare se esista un problema di sotto-denuncia.
Materiali e metodi Mediante una ricerca nelle principali banche dati, sono stati raccolti studi epidemiologici sull'incidenza di NMSC, pubblicati su riviste scientifiche internazionali peer reviewed, al fine di stimare il numero di casi attesi nella popolazione generale. Si è poi indagata la numerosità di OWs in Italia, considerando in particolare quelli esposti al Sole per più del 75% dell’orario di lavoro. Applicando le stime d’incidenza generale attesa al numero di lavoratori esposti, sono stati stimati i casi di NMSCs occupazionali attesi e, infine, si è confrontato quest’ultimo dato con l’effettivo numero di denunce inviate annualmente all'INAIL, raccolto mediante analisi della banca dati di tale Ente.
Risultati L’incidenza italiana annuale grezza di NMSCs, di cui un 77% dato da epiteliomi basocellulari (BCC) ed un 23% da squamocellulari (SCC), equivale a circa 137 casi per 100.000 individui, dato superiore a quanto riportato dal database GLOBOCAN della IARC. Su tale presupposto, il numero di denunce attese annualmente all'INAIL è pari circa a 961. Tale valore valica notevolmente il numero di denunce effettive pervenute all'INAIL: e.g. nell'anno 2019 sono riportate 119 denunce, con un rapporto casi riportati/casi attesi pari a 12% circa. Tuttavia, seguendo l’evoluzione temporale di tale rapporto, è identificabile un trend all'aumento delle denunce riportate.
Conclusioni I dati della letteratura paiono sostanzialmente coerenti nell'osservazione di incidenze elevate di NMSCs, a conferma della rilevanza reale di tali neoplasie, spesso poco considerate. Lo scarso numero di denunce pervenute all'INAIL potrebbe trovare spiegazione nella manifestazione usualmente tardiva di questi tumori rispetto al periodo di esposizione professionale e nella possibile comparsa degli stessi in individui non professionalmente esposti. La graduale crescita delle denunce pervenute potrebbe riflettere una maggiore consapevolezza della problematica sia da parte dei medici che dei lavoratori. Resta rilevante la sotto-denuncia che, oltre a non consentire un adeguato riconoscimento ai lavoratori colpiti, impedisce l’emergere delle reali dimensioni del problema, fondamentale per l’implementazione di più adeguate misure preventive nei confronti della RUV solare.
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