Riassunto analitico
L'insufficienza respiratoria acuta, generalmente di tipo ipossiemico, è una complicanza relativamente frequente dei soggetti affetti da Covid-19. In questo gruppo di soggetti è essenziale supportare la funzione respiratoria al fine massimizzare il trasporto di ossigeno a livello dei tessuti periferici cercando di prevenire una progressiva disfunzione multi-organica e l'exitus del paziente. Tra i pazienti più critici le più recenti linee guida raccomandano l'utilizzo dell'ossigenoterapia ad alto flusso e successivamente della ventilazione non invasiva a pressione positiva per ridurre la necessità di intubazione oro-tracheale, ventilazione invasiva e degenza in una unità di terapia intensiva. Il mantenimento del respiro spontaneo, come si osserva nelle metodiche di supporto non invasivo, in un paziente caratterizzato da un elevato drive respiratorio e da un certo grado di danno acuto a livello polmonare può risultare deleterio. Gli intensi sforzi inspiratori che caratterizzano questi soggetti determinano delle importanti variazioni di pressione a livello pleurico con conseguente aumento della pressione transpolmonare e quindi dello stress, sopratutto nelle aree dipendenti del polmone. Inoltre, può essere favorita la formazione di liquido di edema a seguito dell'aumento del gradiente pressorio tra vasi sanguigni e gli alveoli. L'utilizzo di valori adeguati di PEEP (Positive End-Expiratory Pressure) e di pressione di supporto in fase inspiratoria hanno mostrato la capacità di ridurre l'entità della contrazione dei muscoli respiratori riducendo l'entità dei meccanismi precedentemente descritti che nel loro complesso determinano lo sviluppo di una tipologia di danno polmonare definita P-SILI (patient self-inflicted lung injury) Con il mio elaborato di tesi affronterò le caratteristiche del Covid-19 da un punto di vista virologico, clinico, diagnostico e terapeutico per poi focalizzarmi sull'insufficienza respiratoria secondaria a tale infezione. Verranno affrontati i meccanismi alla base di questa e le principali modalità con cui è possibile supportare questa categoria di soggetti. Saranno analizzate le implicazioni del mantenimento del respiro spontaneo nei pazienti critici con Covid-19 e gli effetti fisiologici di questo a livello del sistema respiratorio. Lo scopo del lavoro è infatti quello di valutare l'impatto che la durata della dispnea, definita clinicamente, possa aver avuto sulla successiva gestione ventilatoria dei pazienti critici con infezione da SARS-CoV-2 e di come possa aver influenzato il successivo decorso clinico di questi pazienti.
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