Riassunto analitico
Nel campo dell’elettroanalisi l’utilizzo di elettrodi modificati con polimeri è mirato, in generale, a migliorare le prestazioni dei sensori. In particolare, il lavoro di tesi si è concentrato principalmente sul verificare le capacità enantioselettive di un polimero a base politiofenica. Gli enantiomeri di molecole chirali hanno proprietà fisico-chimiche identiche e, di conseguenza, lo stesso comportamento elettrochimico. La letteratura mostra, tuttavia, come l’introduzione di un ricoprimento elettrodico costituito da molecole chirali possa portare a discriminazione dei due enantiomeri in soluzione, i quali vengono ossidati a potenziali diversi. La prima parte del lavoro è stata incentrata sull’ottenimento, su elettrodo di carbone vetroso, di un film elettroattivo polimerico derivante dall’ossidazione della (1R,2R)-N1,N2-Bis([2,2':5',2''-tertiofenil]-5-metilene)-1,2-cycloesanediammina (2T3-N), ottenuto mediante l’applicazione di diverse tecniche elettrochimiche. Grazie ad analisi spettroelettrochimiche si è monitorato il processo di elettropolimerizzazione ed è stato possibile caratterizzare in maniera più approfondita il ricoprimento ottenuto. Successivamente, si è osservato il comportamento del sensore così modificato nei confronti di analiti chirali, come l’(1S)/(1R)-1-(dimetilammino)etilferrocene. Inoltre, per migliorare la conducibilità e la stabilità del film, si è indagato il comportamento di film polimerici per copolimerizzazione del 2T3-N con 2,2'-bitiofene, nelle medesime condizioni utilizzate per lo studio dell’omopolimero.
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