Riassunto analitico
La tesi in esame nasce da un progetto sperimentale, frutto della collaborazione tra l’Università di Ingegneria di Modena e Reggio Emilia e la Ferrari S.p.A. Obiettivi principali sono: - l’eliminazione dei disegni 2D dal loop di progettazione. - la ricerca di un metodo di valutazione della catena di tolleranza in 3D sui telai delle vetture in produzione. Tutto ciò viene ovviamente effettuato tenendo in conto il metodo di progettazione presente in Ferrari, i software utilizzati e le relative esigenze in funzione dei processi produttivi. Il progetto è stato svolto tramite l’ausilio di programmi CAD/CAT. In particolare si è cercato di inserire tutte le informazioni presenti nei 2D direttamente in 3D tramite il modulo FT&A di CATIA V5. In questo modo si trova accesso in 3D alle informazioni necessarie alla realizzazione del singolo pezzo ed alla valutazione della catena di tolleranze, evitando così eventuali errori o falsamenti. Per quel che riguarda l’analisi della catena di tolleranze si è utilizzato 3DCS, un modulo integrabile in CATIA V5, capace di importare le quote e le relative tolleranze (dimensionali e geometriche) inserite sui singoli pezzi e su assiemi tramite FT&A, e di effettuare la conseguente analisi in 3D. Ciò nasce dalla necessità di valutare preventivamente la precisione ottenibile sull’oggetto prodotto in funzione dei vari step di produzione. L’analisi effettuata tramite il 3DCS si rende utile alla definizione e controllo di quelli che sono i gaps presenti in fase di assemblaggio per ottenere le giuste condizioni oggettivazione in maschera e di saldabilità. Infatti, utilizzando in Ferrari un processo di saldatura MIG, è fondamentale che il gap tra due superfici da saldare rientri un determinato range di valori. Se si pensa al fatto che ogni parte dell’assieme telaio è riferita e fissata con una sua maschera, si capisce quindi la necessita di avere uno strumento in grado di dare una valutazione statistica e preventiva della catena di tolleranze. Il modello preso in esame è il side wall sinistro del telaio posteriore del progetto F150 più comunemente noto come LaFerrari. Essendo questa una vettura già in produzione, riferendosi ai risultati ottenuti con i metodi in uso, si è cercato di: - inglobare tutte le informazioni presenti nei 2D in 3D. - sviluppare un processo di progettazione improntato sulla nuova metodologia al fine di verificare i risultati già esistenti. -mettere a punto un metodo di valutazione 3D in grado di sostituire quello in uso.
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