Riassunto analitico
INTRODUZIONE La malattia emolitica del feto e del neonato (MEFN) è una patologia causata dalla presenza di anticorpi materni diretti contro antigeni dei globuli rossi fetali, in grado di distruggere i globuli rossi del feto e, in alcuni casi, di sopprimere la produzione midollare del feto. La produzione di tali anticorpi avviene attraverso un processo chiamato alloimmunizzazione, il quale può essere innescato dall’esposizione materna a più di 50 antigeni eritrocitari fetali. La presenza di anticorpi non determina necessariamente la comparsa di MEFN clinicamente significativa, la quale è una patologia rara che si stima interessi da 3 a 8 ogni 100 000 neonati per anno. La MEFN può provocare la comparsa di manifestazione cliniche di entità variabile, rappresentate principalmente dall’anemia, sia nel feto che nel neonato. La diagnosi di MEFN viene formulata già in epoca prenatale ed, eventualmente, confermata in epoca postnatale. Il trattamento di MEFN può essere effettuato sia in epoca prenatale che postnatale e varia a seconda dell’entità del quadro clinico. Attualmente non esistono strategie terapeutiche in grado di prevenire l’alloimmunizzazione, ad eccezione dell’allloimmunizzazione causata dall’antigene RhD. SCOPO DELLO STUDIO Lo scopo primario dello studio è stato quello di valutare la prevalenza e la caratterizzazione degli anticorpi potenzialmente responsabili di MEFN nella provincia di Modena nel periodo tra il 2017 e il 2021. Gli scopi secondari dello studio sono stati quelli di valutare la presenza di un’associazione tra la presenza di anticorpi non determinabili (ND) e caratteristiche socio-demografiche ed ostetriche materne e di valutare la presenza di esiti perinatali correlati allo sviluppo di MEFN. MATERIALI E METODI E’ stato condotto uno studio di coorte retrospettivo che ha analizzato tutte le donne della provincia di Modena in cui sono stati riscontrati anticorpi potenzialmente responsabili di MEFN nel periodo tra il 2017 e il 2021. All’interno delle donne selezionate, sono state successivamente identificate le donne che hanno partorito a Modena- AOU Policlinico e i loro neonati. La presenza di anticorpi è stata definita grazie alla positività del Test di Coombs Indiretto (TCI). I dati sono stati analizzati utilizzando il pacchetto statistico IBM SPSS Statistics (versione 27), le variabili continue sono state riportate come media ± deviazione standard (SD), le variabili categoriche sono state espresse in frequenze e percentuali. I confronti tra gruppi sono stati eseguiti utilizzando il test t-student per le variabili continue e il test del chi-quadrato per quelle categoriali. RISULTATI La prevalenza di anticorpi irregolari potenzialmente responsabili di MEFN nella popolazione delle donne in gravidanze nella provincia di Modena e nella popolazione delle donne che hanno partorito a Modena- AOU Policlinico tra il 2017 e il 2021 è pari rispettivamente a 0,9% e 0,6%. Gli anticorpi più frequentemente riscontrati all’interno delle popolazioni oggetto di studio sono stati gli anticorpi non determinabili (30,2% e 27,9%), anti-M (24,6% e 17,2%) e anti-D (11,9% e 18,6%). Lo studio ha dimostrato la presenza di un’associazione statisticamente significativa tra la presenza di anticorpi ND e l’assunzione di farmaci (p value 0,050) e la presenza di diabete (p value 0,044) in gravidanza. Lo studio ha rilevato la presenza di un’elevata prevalenza di parti pretermine nella popolazione delle donne che hanno partorito a Modena-AOU Policlinico (18,6%), ma non nella popolazione delle donne in gravidanza nella provincia di Modena (9,3%). Non è stato riscontrato nessun caso di MEFN clinicamente significativa di entità severa sia nei feti che nei neonati.
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