Riassunto analitico
L’epatocarcinoma è la terza causa di morte cancro-relata in tutto il mondo ed il sesto tumore in ordine di frequenza. Le opzioni terapeutiche sono varie, dai trattamenti locoregionali di chemioembolizzazione (TACE), termoablazione (RFT) e alcolizzazione, alla resezione, alla terapia sistemica, fino al trapianto d’organo. Tuttavia, si stima che in circa il 14% dei casi il tumore vada in contro a recidiva. I fattori di rischio alla base sono diversi. Questo studio ha come primo obbiettivo quello di valutare se esiste una correlazione tra il carico di malattia con cui il paziente giunge al trapianto, osservando l’aspetto radio-istologico, e lo sviluppo di recidiva. Il secondo obiettivo è quello di analizzare il ruolo dei trattamenti per epatocarcinoma, eventualmente effettuati in precedenza al trapianto, in relazione allo sviluppo di recidiva. Infine, abbiamo descritto quali sono le caratteristiche più frequenti della recidiva in termini di tempo, sede, morfologia e vascolarizzazione. Sono stati selezionati 40/303, sottoposti a trapianto di fegato, che hanno sviluppato recidiva e che sono stati seguiti a follow-up, includendo quelli che hanno effettuato imaging TC o RM nei 3 mesi precedenti al trapianto. Abbiamo studiato il carico di malattia utilizzando il punteggio LI-RADS all’ultimo esame strumentale pre-trapianto e abbiamo analizzato l’istologia dell’espianto. Abbiamo poi valutato se i pazienti sono stati precedentemente sottoposti a terapia di tipo locoregionale, resezione e/o sistemica. Infine, abbiamo analizzato i pattern di recidiva in termini di sede, tempo, morfologia e vascolarizzazione. L’analisi radiologica è stata eseguita su immagini di esami TC multistrato a protocollo trifasico con e senza mdc. La RM è stata eseguita su campi a 1,5 T/3 T con sequenze T1 e T2 pesate, DWI, T1w gradient echo. Da una iniziale analisi sembra emergere una correlazione tra le classi LI-RADS LR-5 e lo sviluppo di recidiva, nonostante sia importante includere anche le classi LR-3 e LR-4 per una corretta gestione della malattia. Abbiamo, inoltre, notato una buona corrispondenza di negatività isto-radiologica, ma non viceversa con una sensibilità del 55% degli esami imaging nell'identificare lesioni e residui di malattia vitale. Sembra inoltre esserci un legame tra i trattamenti loco-regionali e la recidiva, in particolare la TACE. Le sedi più frequenti di recidiva sono fegato e polmone, la morfologia è nella maggior parte dei casi nodulare e il pattern contrastografico è in metà dei casi tipico, con presenza di wash-in e wash-out. Inoltre abbiamo osservato come l'aggressività biologica in termini di grading e angioinvasione sia legata al tipo di recidiva a livello di sede e tempo di insorgenza.
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