Riassunto analitico
Introduzione: Il trapianto epatico rappresenta l’unica opzione terapeutica nei confronti di diverse patologie epatiche. Nel corso dello studio preoperatorio vengono valutate diverse caratteristiche cliniche e psicologiche per determinare l’eleggibilità dei pazienti allo svolgimento del trapianto, tra cui il rischio cardiovascolare del paziente. La SCA rappresenta infatti una delle principali cause di morbilità e morbidità prima e dopo lo svolgimento di OLT (Orthostatic Liver Transplant). La valutazione del rischio cardiovascolare in questi pazienti non è codificata da linee guida esistenti e nel tempo è stata basata sullo svolgimento di diversi tipi di esami strumentali, compresi la coronarografia e la Coronaro-TC. Scopo dello studio: Valutare la capacità e l'efficacia della Coronaro-TC come esame per la valutazione del rischio cardiovascolare dei pazienti rischio cardiovascolare intermedio o superiore nell’ambito dello studio precedente al trapianto epatico determinando la sensibilità, la specificità e il valore predittivo positivo tramite il confronto con i risultati della coronarografia. Osservare inoltre le caratteristiche cliniche più frequenti nei pazienti che presentano un rischio cardiovascolare elevato e come esse influenzano i risultati dell'esame. Materiali e metodi: Sono state valutate le cartelle cliniche preoperatorie per ottenere le caratteristiche cliniche dei pazienti. Sono, inoltre, state osservate le immagini e i referti della Coronaro-TC e delle coronarografie svolte. Infine, grazie al referto operatorio e alle cartelle cliniche e ai referti delle visite ambulatoriali successive al trapianto, sono state valutate eventuali complicanze. Tutti i dati sono stati riportati su appositi database Excel. Risultati: nella coorte di studio rientrano 42 pazienti che sono stati sottoposti a Coronaro-TC durante lo studio antecedente al trapianto. In questi pazienti sono state rilevate caratteristiche cliniche significative come un’alta prevalenza di fattori di rischio cardiovascolare come il diabete mellito o la sindrome metabolica (presenti nel 67% dei pazienti). Tramite la valutazione dei referti delle Coronaro-TC è stato determinata la presenza di un CCS > 100 nel 64,3% dei pazienti ma è stata individuata una stenosi del calibro delle coronarie emodinamicamente significativa solo nel 12% dei casi. Solo in 10 pazienti su 42 è stato successivamente approfondito il rischio cardiovascolare del paziente tramite lo svolgimento di una coronarografia. Tramite il confronto tra i risultati di questi due esami è stata determinata una sensibilità dell'83%, una specificità del 50% e un valore predittivo positivo e negativo del 71% e 67% rispettivamente. Nei casi in cui sono stati svolti entrambi gli esami si osserva una sostanziale sovrapposizione dei risultati, con una tendenza della CCTA a sottostimare le placche di maggiore spessore. Nel corso dell’operazione e in seguito ad essa sono stati sono stati rilevate complicanze cardiovascolari nel 21% dei casi, ma solo in un paziente dei 28 sottoposti all’intervento (3,5%) essa era costituita da una SCA. Conclusioni: Vista la non invasività e il miglioramento della strumentazione che permette di ottenere immagini di migliore qualità esponendo i pazienti a una minore dose di radiazioni, la Coronaro-TC, risulta essere un esame efficace per la valutazione dei pazienti che presentano un rischio cardiovascolare intermedio o superiore che devono essere sottoposti a OLT. Coerentemente con i protocolli introdotti nel 2019, viene comunque ritenuto opportuno lo svolgimento di una coronarografia nei pazienti che presentano un rischio cardiovascolare molto alto o che presentano stenosi emodinamicamente significative per approfondire ulteriormente il rischio di SCA.
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