Riassunto analitico
La frailty, termine inglese che indica la fragilità,è una sindrome che riflette uno stato di ridotta riserva fisiologica e maggiore vulnerabilità a fattori di stress. I pazienti fragili, quando esposti a tali fattori, sono a maggior rischio per outcomes peggiori. A causa dell'invecchiamento della popolazione e della sempre maggiore complessità dei casi che riguardano i pazienti geriatrici, la fragilità è diventata un tema prioritario nella Geriatria. I soggetti geriatrici possono presentare numerose patologie molto frequenti in età avanzata, e queste risentono di numerosi fattori di rischio e marker di fragilità che sono già noti e che vengono continuamente scoperti.
lo scopo del presente studio è quello di andare ad indagare se un valore elevato di TSH, e quindi uno stato di ipotiroidismo subclinico o meno, possa essere classificato come marker di fragilità nel paziente anziano ricoverato.
La valutazione che è stata condotta in questo studio riguarda un pool di 150 pazienti geriatrici ricoverati presso l'Ospedale di Baggiovara, e i dati analizzati seguono l'evoluzione delle degenza ospedaliera dalla diagnosi in pronto soccorso fino alla diagnosi alla dimissione .Lo studio ha evidenziato un valore di TSH medio di 2,14±3,2 µlU/ml e il 7% dei pazienti (11 su 150) presentava un valore di TSH elevato, utilizzando come cut-off il valore di 5 µlU/ml. L’età media dei soggetti con TSH normale è 88,4±6,9 anni, mentre quella relativa ad un TSH elevato è di 86,3±6,9 anni. Considerando le patologie presenti all'ingresso con le rispettive farmaco terapie e osservando come queste sono variate successivamente al ricovero, i dati ottenuti sono stati analizzati contestualizzando il tutto con il valore del TSH.
I risultati ottenuti hanno dimostrato che i soggetti che presentano un valore di TSH elevato sono più suscettibili allo sviluppo di diverse condizioni che fanno ipotizzare che il TSH possa effettivamente essere studiato in futuro come marker di fragilità. Si è osservato come i soggetti con TSH elevato seguano una terapia medica composta da un numero maggiore di farmaci (nei soggetti con TSH normale il numero di farmaci è 6,8±3,4 e nei soggetti con TSH elevato è di 7,5±4,3), siano più suscettibili nei confronti di fibrillazione atriale, Ipotensione, BPCO e Insufficienza renale.
Per concludere, analizzando i dati correlati alle Diagnosi in dimissione, si nota una totalità di soggetti che hanno sviluppato un’infezione all’interno del gruppo dei pazienti aventi TSH elevato, che rispecchia un aumento in tutte le prevalenze delle singole infezioni. Altre informazioni importanti sono relative al peggioramento dell’autonomia generale e in particolar modo alla durata della degenza.
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Abstract
La frailty, termine inglese che indica la fragilità, è una sindrome che riflette uno stato di ridotta riserva fisiologica e maggiore vulnerabilità a fattori di stress. I pazienti fragili, quando esposti a tali fattori, sono a maggior rischio per outcomes peggiori.
A causa dell'invecchiamento della popolazione e della sempre maggiore complessità dei casi che riguardano i pazienti geriatrici, la fragilità è diventata un tema prioritario nella Geriatria. I soggetti geriatrici possono presentare numerose patologie molto frequenti in età avanzata, e queste risentono di numerosi fattori di rischio e marker di fragilità che sono già noti e che vengono continuamente scoperti.
lo scopo del presente studio è quello di andare ad indagare se un valore elevato di TSH, e quindi uno stato di ipotiroidismo subclinico o meno, possa essere classificato come markers di fragilità nel paziente anziano ricoverato.
La valutazione che è stata condotta in questo studio riguarda un pool di 150 pazienti geriatrici ricoverati presso l'Ospedale di Baggiovara, e i dati analizzati seguono l'evoluzione delle degenza ospedaliera dalla diagnosi in pronto soccorso fino alla diagnosi alla dimissione .Lo studio ha evidenziato un valore di TSH medio di 2,14±3,2 µlU/ml e il 7% dei pazienti (11 su 150) presentava un valore di TSH elevato, utilizzando come cut-off il valore di 5 µlU/ml. L’età media dei soggetti con TSH normale è 88,4±6,9 anni, mentre quella relativa ad un TSH elevato è di 86,3±6,9 anni. Considerando le patologie presenti all'ingresso con le rispettive farmaco terapie e osservando come queste sono variate successivamente al ricovero, i dati ottenuti sono stati analizzati contestualizzando il tutto con il valore del TSH.
I risultati ottenuti hanno dimostrato che i soggetti che presentano un valore di TSH elevato sono più suscettibili allo sviluppo di diverse condizioni che fanno ipotizzare che il TSH possa effettivamente essere studiato in futuro come marcker di fragilità.
Si è osservato come i soggetti con TSH elevato seguano una terapia medica composta da un numero maggiore di farmaci (nei soggetti con TSH normale il numero di farmaci è 6,8±3,4 e nei soggetti con TSH elevato è di 7,5±4,3), siano più suscettibili nei confronti di fibrillazione atriale, Ipotensione, BPCO e Insufficienza renale.
Per concludere, analizzando i dati correlati alle Diagnosi in dimissione, si nota una totalità di soggetti che hanno sviluppato un’infezione all’interno del gruppo dei pazienti aventi TSH elevato, che rispecchia un aumento in tutte le prevalenze delle singole infezioni. Altre informazioni importanti sono relative al peggioramento dell’autonomia generale e in particolar modo alla durata della degenza.
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