Riassunto analitico
INTRODUZIONE ED OBIETTIVI L’artrite psoriasica (PsA) è una artropatia infiammatoria cronica immuno-mediata, la cui terapia è stata notevolmente implementata negli ultimi anni attraverso l’introduzione di nuovi farmaci biologici con diversi meccanismi d’azione. Nella pratica clinica le terapie maggiormente prescritte sono gli inibitori del tumor necrosis factor-alpha (TNFi) e dell’interleuchina-17 (IL17i). Vista l’esigenza di definire meglio l’impiego dei farmaci biologici nella terapia della PsA, diversi studi stanno indagando le strategie terapeutiche da attuare dopo il fallimento della terapia di prima linea. In particolare, ci si chiede se sia preferibile una terapia sequenziale (cycling) da TNFi ad altro TNFi, oppure un cambio del meccanismo di azione (swapping): ad esempio da TNFi a IL17i o viceversa. Questo studio intende confrontare il tasso di mantenimento associato alle diverse strategie attuate (cycling e swapping) al fine di individuare la linea di trattamento che determina una migliore risposta clinica nel lungo periodo.
MATERIALI E METODI In questo studio osservazionale retrospettivo monocentrico, sono stati reclutati pazienti con PsA in terapia con farmaci biologici. Le prescrizioni farmacologiche sono state suddivise in: gruppo cycling da TNFi a TNFi (CG), gruppo swap da TNFi a IL17i (SG1), gruppo swap da IL17i a TNFi (SG2), gruppo swap da TNFi ad ustekinumab od apremilast (SG3) e gruppo in prima linea terapeutica (1LG). Per descrivere e confrontare i tassi di mantenimento delle terapie, sono stati applicati il metodo di Kaplan-Meier ed il modello di regressione di Cox; valori con P<0.05 sono stati considerati statisticamente significativi.
RISULTATI Sono stati analizzati i dati relativi a 176 pazienti, 55.7% femmine e 44.3% maschi. La maggior parte è stata trattata in prima linea con TNFi (80.7%) e solo il 16.5% con IL17i. Il tasso di mantenimento a 2 anni nei gruppi CG, SG1, SG2, SG3 e 1LG è risultato essere rispettivamente del 60%, 58%, 34%, 57% e 57% (p=0.09). L’analisi di Cox ha mostrato un miglior tasso di mantenimento attuando la strategia SG1 (da TNFi a IL17i) tra i gruppi che avevano eseguito lo swapping (Hazard Ratio 0.56; 95% Intervallo di Confidenza 0.35-0.89; p=0.02). Inoltre, sono stati individuati altri fattori che sembrano influenzare il tasso di mantenimento: l’età dei pazienti (HR 0.987; CI 0.977-0.997; p=0.01), il Disease Activity Index for Psoriatic Arthrititis (DAPSA) (HR 1.11; CI 1.09-1.12; p<0.0001), la concomitante terapia con steroidi (HR 1.67; CI 1.21-2.30; p=0.002) o con Disease-Modifying Anti-Rheumatic Drugs (DMARDs) tradizionali (HR 0.73; CI 0.55-0.97; p=0.03) e l’anno di prescrizione del farmaco (HR 1.13; CI 1.09-1.19; p<0.001).
CONCLUSIONI I risultati dello studio non mostrano sostanziali differenze tra le due strategie terapeutiche (cycling o swapping) in termini di tasso di mantenimento a due anni. Confrontando i diversi gruppi la strategia SG2 sembra essere associata ad una peggiore persistenza in terapia del farmaco. Concludendo, i risultati dello studio, anche tenendo in considerazione tutti gli altri fattori esaminati (attività di malattia, DMARDs, steroidi, età, anno di prescrizione), confermano che la migliore scelta terapeutica, tra le varie esaminate, sia quella dello swapping, ossia da TNFi a IL17i, perché associata a miglior tasso di mantenimento nel tempo.
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