• Comorbidities
• Complications
• Frailty
• Mortality
• Orthopedics

INTRODUZIONE
Le persone anziane, oggigiorno, rappresentano una percentuale elevata e crescente della popolazione anche nei paesi in via di sviluppo. La popolazione ad alto rischio di frattura è destinata a raddoppiare in un periodo compreso dal 2010 al 2040. Sulla base del Piano Nazionale per la Cronicità e dei dati ISTAT (gennaio 2018) la cronicità è parallelamente in aumento. Questo scenario è direttamente collegato all'aumento del rischio di cadute per gli anziani. La copresenza di una condizione di cronicità, multimorbidità e fratture dovrebbe essere gestita in modo ottimale durante il ricovero ospedaliero da team multidisciplinari. La frattura di femore distale rappresenta l’8% di tutte le fratture di femore ed è un’entità attualmente poco studiata in letteratura.

SCOPO
Lo scopo principale di questo studio è quello di analizzare la casistica di pazienti anziani con frattura di femore distale afferenti all’ortopedia, seguiti o meno dal geriatra e la relazione di tutte le variabili studiate con la mortalità. Tra gli obiettivi, anche quello di sottolineare il maggior rischio di mortalità per alcuni gruppi di pazienti e di confrontare l'esperienza ortogeriatrica con il più comune modello tradizionale di cura, nella gestione della frattura del femore distale.

METODI
Abbiamo condotto uno studio retrospettivo su 98 pazienti, ricoverati nel reparto di ortopedia del Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense di Baggiovara, con diagnosi di frattura di femore distale ed età >65 anni. Lo studio è stato condotto considerando pazienti ammessi in un periodo compreso tra gennaio 2006 (quando il servizio ortogeriatrico non era attivo) e maggio 2019. Abbiamo diviso i pazienti in due gruppi vivi (64,3%) e morti (33,7%) rispettivamente, al fine di studiarne le differenze. Per completare l'analisi statistica è stato utilizzato il programma SPSS® 25.

RISULTATI
Concordemente a quanto presente in letteratura abbiamo scoperto che diverse condizioni possono essere correlate a un rischio maggiore di morte, mentre altre sono sorprendentemente non correlate. In particolare, alcune comorbidità come la cardiopatia aritmica o l'ictus e l'uso di alcuni farmaci come gli antipsicotici risultano correlati in modo statisticamente significativo all’evento morte. Le fratture ad alta energia, infine, correlano positivamente con una maggior sopravvivenza in accordo con i dati presenti in letteratura.

CONCLUSIONI
Da questo studio sono ottenibili diversi spunti per un costante miglioramento nella gestione del paziente. A partire dal dedicare maggiore attenzione al paziente con specifiche anamnesi farmacologiche o comorbidità fino al realizzare un potenziamento del progetto ortogeriatria per ottenere progressivamente migliori outcomes.

BACKGROUND Nowadays, older people represent, also in the developing countries, a large and growing percentage of the population. The population at high risk of fracture is meant to double from 2010 to 2040. Based on the National Plan for Chronicity and on the ISTAT analysis data (January 2018) chronicity is parallel increasing. This scenario is directly connected with the increased risk of falls for the elderly. The copresence of a chronicity condition, multimorbidity and fractures should be well managed during the hospitalization by a multidisciplinary team. The distal femoral facture representing the 8% of all femoral fractures and is actually poorly studied in the available literature. AIM The main purpose of this study is to analyse the case history of elderly patients with distal femoral fracture afferent to the orthopaedic ward dividing who has been followed by the geriatrician and who has not and the relationship of all the variables studied with mortality. This study aims also to underline the major risk of mortality for some groups of patients, and to compare the orthogeriatric experience with the more common traditional model of care in the management of the distal femoral fracture. METHODS We carried out a retrospective study on 98 patients, consecutively admitted in the orthopaedic ward of the Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense in Baggiovara, with admission diagnosis of distal femoral fracture and aged >65. The study has been conducted within a long period, between January 2006 (when the orthogeriatric service was not active) and May 2019. We divided patients in two groups alive (64.3%) and dead (33,7%) respectively, in order to study differences. We used the statistic program SPSS® version 25 to complete the statistical analysis. RESULTS According to literature we found out that several condition can be related with a higher risk of death while other are surprisingly not related. In particular some comorbidities such as arrhythmic heart disease or stroke and the use of some drugs such as antipsychotics are significatively connected with death. Finally, high energy traumas result positively related with a higher survival in accordance with existing data. CONCLUSIONS Several ideas for a constant improvement of the patient management are obtainable from this study. Starting from spend more attention in patient with certain pharmacological anamnesis or comorbidities and going up to the upgrade of the orthogeriatric project in order to obtain better outcomes.