Riassunto analitico
Con l’emanazione del d.lgs. 50/2016 si è assistito ad una significativa riforma del settore dei contratti pubblici, tra le cui novità principali spicca il nuovo ruolo attribuito all’Autorità Nazionale Anticorruzione, chiamata a coniugare i compiti lotta alla corruzione con quelli di vigilanza e regolazione nel settore degli appalti. Nel presente studio, dopo aver fornito un breve quadro del variegato fenomeno delle Autorità amministrative indipendenti e delle funzioni da esse svolte, viene compiuta una disamina delle principali caratteristiche di ANAC e delle peculiarità che portano a qualificarla quale Autorità atipica. Nella seconda parte si descrive l’importanza sempre maggiore acquisita dall’attività di regolazione di ANAC, a cui è stato attribuito il compito di provvedere all’adozione di una serie di atti attuativi volti ad integrare le disposizioni del nuovo Codice. In particolare, è fatto oggetto di approfondimento lo strumento regolativo delle linee guida, che il legislatore ha previsto nella duplice natura di atto vincolante e non vincolante. Il testo cerca di dar conto della complessità del dibattito sorto in merito all’inquadramento giuridico delle stesse nel panorama delle fonti del diritto, che vede contrapposti dottrina e Consiglio di Stato e da cui dipende l’individuazione dell’efficacia e della disciplina applicabile a questa peculiare tipologia di atti. Infine, nel terzo Capitolo, viene analizzata la Linea guida n. 4 in tema di procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria (c.d. contratti sotto soglia), al fine di meglio comprendere, attraverso un esempio pratico, le modalità con cui ANAC esercita la propria funzione di regolazione e sia in grado d’incidere sull’operatività e la discrezionalità delle stazioni appaltanti.
|