Riassunto analitico
Durante la gravidanza, lo stato di salute della madre è fondamentale per garantire un corretto sviluppo del feto, e vi sono diverse situazioni in cui l’uso di farmaci diventa indispensabile. Tuttavia, durante questo periodo, sia la donna che il feto vanno incontro a numerosi cambiamenti, e dunque non è sempre facile identificare quali siano i farmaci più adatti e più sicuri da somministrare; bisogna inoltre considerare che la maggior parte dei farmaci assunti dalla madre attraversa la barriera placentare, e può provocare danni anche gravi al feto. Uno degli effetti collaterali più preoccupanti che possono causare alcuni farmaci se usati in gravidanza è la teratogenesi, cioè la comparsa di malformazioni congenite anatomiche o di anomalie comportamentali e biochimiche. La sensibilità fetale ai teratogeni è influenzata da tre fattori principali: fase di sviluppo, dose e specificità (differenze tra le varie specie). Esistono inoltre diversi meccanismi con cui può manifestarsi la teratogenesi, tra cui: alterazione della concentrazione di acido retinoico, iperacetilazione istonica, stress ossidativo, alterata sintesi di colesterolo e antagonismo con i folati. Per rendere più sicuro l’utilizzo dei farmaci durante questi nove mesi, sono state introdotte varie classificazioni che identificano diverse categorie di principi attivi, in base alla pericolosità e ai rischi correlati al loro utilizzo; la classificazione a cui si fa generalmente riferimento è quella della FDA, ritenuta la più sicura e restrittiva. L’ obiettivo di questo lavoro di tesi è analizzare i meccanismi della tossicità dei farmaci utilizzati durante la gravidanza, in modo da capire quali siano quelli che garantiscono un rapporto rischio-beneficio favorevole, e quali invece possono risultare pericolosi o dannosi. In questo lavoro ho incluso sia farmaci di utilizzo occasionale come ad esempio antibiotici, antinfiammatori, cortisonici, diuretici e antipertensivi che farmaci per patologie croniche come ad esempio antiepilettici, farmaci per la tiroide e per il trattamento del diabete. Per ogni categoria ho svolto una ricerca per identificare i farmaci ritenuti relativamente sicuri in gravidanza, e quelli che possono invece causare vari tipi di tossicità, studiando nel dettaglio quali siano i meccanismi che provocano questi fenomeni. Ho concluso che vi sono diversi casi in cui una patologia non trattata può rivelarsi più dannosa per la madre e per il feto che l’assunzione di farmaci specifici per il trattamento della stessa, in particolare nel caso di patologie croniche come il diabete o l’epilessia, in cui gli effetti teratogeni sul feto si associano soprattutto alla malattia. Esistono però altri casi in cui sono proprio i farmaci a provocare fenomeni di tossicità, ed è per questo motivo che ogni situazione deve essere analizzata attentamente con il proprio medico, in modo da valutare quale sia la scelta più efficace e sicura per la madre e per il nascituro.
|