Riassunto analitico
Nella prima parte verrà analizzato il percorso che ha portato al superamento del principio dell’irresponsabilità dei soggetti collettivi. Si passerà poi all’esposizione dei criteri e principi guida del D.lgs. 231/2001, necessari per comprendere a pieno il funzionamento del meccanismo sanzionatorio. Verrà dunque delineato il paradigma della responsabilità, cuore della disciplina sostanzialistica del decreto. Infine verrà affrontato il dibattito dottrinale e giurisprudenziale sorto intorno alla questione circa la natura amministrativa, penale o tertium genus di tale nuova forma di responsabilità degli enti. Il secondo capitolo rappresenta il nucleo cardine del presente scritto, dato l’obbiettivo di analizzare in maniera dettagliata e completa tutte le sanzioni previste dal sistema 231. Prendendo spunto dalle tre diverse tipologie di risposta sanzionatoria apprestate, il capitolo verrà suddiviso in tre sezioni, ognuna dedicata alla trattazione esclusiva di una determinata sanzione (sanzione pecuniaria, sanzioni interdittive, pubblicazione della sentenza di condanna, confisca). All’interno della seconda sezione si tratterà anche delle misure sostitutive rappresentate dal commissariamento giudiziale e dalla conversione delle sanzioni interdittive. Per ogni tipologia sanzionatoria si metteranno in luce le finalità e la possibilità di pervenire a sconti di pena in conseguenza di condotte riparatorie poste in essere dall'ente, palesando così la preminente finalità special-preventiva dell'intero decreto legislativo.
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