Riassunto analitico
L’allattamento al seno viene raccomandato dall’OMS come unica fonte di sostentamento dei bambini fino ai sei mesi di vita. Nonostante questo, a livello mondiale, meno del 35% dei neonati di questa fascia di età sono nutriti esclusivamente con latte materno ed in Europa tale percentuale si aggira intorno al 3%. Nei paesi Occidentali, i sostituti più comuni del latte materno sono i latti formulati, o latti di mucca umanizzati. Gli oligoelementi sono indispensabili nella dieta umana; carenze o eccessi del loro contenuto possono comportare eventi avversi, soprattutto nei bambini poichè svolgono un ruolo particolarmente importante nella crescita e nello sviluppo. Nonostante ciò, le più recenti indagini sugli alimenti per l’infanzia si sono concentrate sui contenuti proteici e calorici, prestando minor attenzione alle concentrazioni degli elementi essenziali in tracce. Il latte umano o in formula è l'unica fonte di cibo per i neonati nei primi mesi di vita. E' quindi essenziale che questa fonte contenga tutti i nutrienti necessari in quantità adeguate e assicuri l’assenza di elementi tossici. Ciò è particolarmente importante per i bambini prematuri o con problemi di salute quali le intolleranze, disturbi enterici e il reflusso gastro esofageo. Questi sostituti devono fornire un apporto adeguato di energia e nutrienti per supportare la rapida crescita che avviene nei primi sei mesi di vita. La composizione degli alimenti per neonati è regolamentata dal Decreto Ministero Lavoro 09.04.2009 n° 82, che attua la direttiva 2006/141/CE. Con questo studio si è cercato di verificare in un campione rappresentativo di latti formulati, concepiti per lattanti fino al sesto mese di vita venduti nel nostro Paese, se siano adeguatamente controllati per la presenza di elementi essenziali (Cu, Fe, Mn, Zn, Cr, Ni, Se) e tossici (Cd, Pb) confrontando i dati con un campione di latti materni. Sono stati analizzati 5 latti materni e 38 latti formulati, scelti tra quelli commercializzati in Italia, tutti derivanti da latte vaccino e destinati a lattanti fino a sei mesi di età. 21 sono latti indicati per bambini sani e nati a termine, 17 per neonati di basso peso e pretermine, con patologie allergiche o transitorie. I latti formulati sono presenti sul mercato sia in forma liquida, pronta all’uso, sia in polvere. Dalle analisi condotte sui campioni di latte, emerge che le concentrazioni di tutti gli elementi essenziali in studio rientrano nei limiti stabiliti dalla normativa. I valori rilevati per gli elementi analizzati non differiscono da quanto riportato in etichetta, ad eccezione del Selenio, le cui concentrazioni medie risultano significativamente inferiori rispetto a quanto dichiarato in etichetta . Seppure in concentrazioni non elevate sono stati rinvenuti nei latti formulati investigati elementi tossici quali Pb e Cd, assenti nei latti materni. Degno di attenzione è il riscontro di concentrazioni significativamente più elevate rispetto al latte materno di alcuni elementi essenziali quali Fe, Zn e Mn. La concentrazione media di Fe nei latti destinati a bambini a termine e sani, sovrapponibile a quella rinvenuta nei latti con specifiche indicazioni cliniche, è risultata circa 25 volte superiore rispetto al suo contenuto medio nel latte materno. Il manganese presenta livelli medi da 15 a 40 volte superiori al latte umano, nei formulati normali e in quelli con specifiche indicazioni cliniche, rispettivamente. I risultati del presente studio mettono in evidenza due importanti aspetti: livelli di elementi essenziali quali Fe, Zn e Mn molte volte superiori rispetto al latte materno e la presenza nei latti formulati analizzati, seppur a basse concentrazioni, di elementi tossici quali Pb e Cd che, per normativa, negli alimenti per l’infanzia non dovrebbero essere rintracciabili.
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