Riassunto analitico
Questa tesi è il frutto di un lavoro di ricerca condotto al fine di ampliare la letteratura sugli atteggiamenti ambivalenti. I numerosi studi condotti in quest’ambito hanno inizialmente posto l’accento sull’aspetto disfunzionale dell’ambivalenza. Studi più recenti invece, come quelli condotti da Cavazza e Butera (2008), hanno ribaltato tale prospettiva evidenziando gli aspetti funzionali e adattivi che gli atteggiamenti ambivalenti possono avere per l’individuo. Alla luce di tali studi, l’obiettivo di questo lavoro di ricerca è stato quello di dimostrare che gli atteggiamenti ambivalenti possono essere strumenti utili per mantenere un’immagine congruente al proprio ruolo di genere e, in particolare, in relazione alle scelte nel contesto dei comportamenti alimentari. Uomini e donne possono avere atteggiamenti ambivalenti nei confronti di alcuni alimenti e non su altri e soprattutto possono compiere scelte alimentari differenti attraverso le quali, trasmettono una determinata immagine di sé. Pertanto, abbiamo ipotizzato che possedere un atteggiamento ambivalente nei confronti di un particolare alimento può essere d’aiuto all’individuo in quanto può consentire di trasmettere un’immagine di sé socialmente desiderabile adattando, la propria scelta, al contesto di riferimento.
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