Riassunto analitico
L’AAA (aneurisma dell’aorta addominale) è una dilatazione localizzata a livello aortico sottodiaframmatico. La storia naturale dell’AAA è quella di tendere alla crescita fino alla rottura. In Italia colpisce 84.000 pazienti con 27.000 nuove diagnosi all’anno. In Italia ogni anno la rottura dell’AAA causa 6.000 decessi. Il trattamento principale è sempre stato chirurgico open fino al 1991 quando Parodi et al. hanno messo a punto il trattamento EVAR (Endovascular aneurysm repair). Si tratta della chirurgia mini-invasiva di esclusione endoluminale dell’AAA con endoprotesi. Diversi lavori hanno dimostrato la superiorità dell’EVAR rispetto alla chirurgia tradizionale in termini di mortalità e morbilità intra e peri-operatoria, ma anche un aumentato rischio di mortalità, morbilità ed un aumentato tasso di re-interventi a medio-lungo termine. Potendo il nostro centro vantare una pluri-trentennale esperienza nel trattamento endovascolare degli AAA, ci siamo posti l’obiettivo di aggiornare la letteratura in merito a tale trattamento e valutare i risultati a breve e medio termine relativi all’ultima generazione di endoprotesi. Si tratta di uno studio monocentrico, retrospettivo e osservazionale. Sono stati raccolti i dati di 530 pazienti tra Gennaio 2017 e Dicembre 2021. I pazienti analizzati sono pazienti sottoposti a EVAR per AAA, aneurisma iliaco isolato, aneurisma aorto-iliaco, dissezione focale, pseudoaneurisma, aneurisma ipogastrico ed aneurisma iliaco ed ipogastrico presso l’U.O. di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale Civile di Baggiovara. L’obiettivo primario di questo lavoro è la valutazione del clinical success a medio termine. Gli obiettivi secondari sono il technical success, l’overall survival, la sopravvivenza libera da morte aneurisma correlata, la sopravvivenza libera da endoleak ad alto flusso e la loro prevalenza, la prevalenza di endoleak di tipo II, la sopravvivenza libera da re-intervento, la prevalenza di endoleak secondari e la valutazione di eventuali fattori di rischio potenzialmente associati ai principali outcome primari e secondari. Il successo tecnico è stato del 97,36%; il clinical success failure a 5 anni è stimato essere 14,42% (95%CI 11,22%-18,43%); l’overall survival a 5 anni è stimata essere 74,35% (95%CI 69,36%-78,65%); la sopravvivenza libera da morte correlata ad AAA a 5 anni è stimata essere 97,97% (95%CI 95,83%-99,01%). Il rischio di sviluppo di endoleak tipo II a 5 anni è stimata essere 12,49% (95%CI 9,72%-15,98%); la sopravvivenza libera da endoleak ad alto flusso a 5 anni è stimata essere 88,70% (95%CI 85,28%-91,36%). Il numero totale di endoleak di tipo 1 è stato 44; il numero totale di endoleak di tipo 3 è stato 8. La sopravvivenza libera da re-interventi a 5 anni è stimata essere 90,74% (95%CI 87,57%-93,13%). Le correzioni endovascolari per EL ad alto flusso sono state 31, le conversioni chirurgiche per EL ad alto flusso sono state 5 ed i re-interventi per altre cause sono stati 15. Vi sono state 3 correzioni per EL di tipo II. Infine la prevalenza di endoleak secondari, rilevata nella coorte di pazienti analizzata, è 7,75% (n=9/116). In conclusione, la correzione endovascolare degli aneurismi dell’aorta addominale mediante endoprotesi di nuova generazione in un centro ad alto volume si è dimostrata essere una soluzione efficace, soprattutto in termini di technical e clinical success a medio termine. In base ai dati raccolti, la mortalità dei pazienti trattati per aneurisma dell’aorta addominale purtroppo risulta ancora molto elevata, soprattutto quella non aneurisma correlata, in quanto si tratta prevalentemente di pazienti fragili affetti da molte comorbidità.
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