Riassunto analitico
INTRODUZIONE: Le patologie dell’arco aortico possono essere trattate con chirurgia open, tecniche ibride o procedure interamente endovascolari, tramite devices con branches o fenestrature. Tuttavia, l’utilizzo delle procedure più innovative è ancora limitato. In caso di coinvolgimento dell’arco, l’associazione di TEVAR ad un debranching extra-anatomico ha prodotto ottimi risultati nel breve termine. L’endoleak prossimale (tipo 1A) rimane una complicanza considerevole, presentandosi da un 8 ad un 22,8% dei casi. In assenza di specifiche pubblicazioni, lo studio si è posto come obiettivo quello di valutare quale fosse il migliore design dell’endograft (proximal bare o proximal non bare) per l’esecuzione di TEVAR in arco aortico. Dunque, è stata eseguita la comparazione di queste due configurazioni di endoprotesi. SCOPO DELLO STUDIO: L’obiettivo primario dello studio è stato valutare il freedom from proximal endoleak (tipo 1A) nelle due differenti configurazioni. Gli outcomes secondari invece sono stati i tassi totali e specifici di endoleak, il successo tecnico e clinico, le manovre intraoperatorie aggiuntive, gli eventi avversi maggiori, i re-interventi. METODI: Studio osservazionale, retrospettivo, multicentrico riguardante 361 pazienti trattati con TEVAR tra novembre 2005 e dicembre 2021. Sono stati arruolati pazienti sottoposti a TEVAR con entrambe le configurazioni, BS ed NBS stent-graft, con proximal landing zone 1,2 e 3. Sono stati raccolti dati anamnestici e morfologici preoperatori, gli outcomes clinici e le modificazioni dell’aorta a 30 giorni dall’intervento chirurgico e nell’ultimo follow-up disponibile. RISULTATI: Il follow-up medio è stato di 4,9 anni (±2,0 – 8,1). Non sono presenti significative differenze statistiche tra i pazienti trattati con NBS e BS in termini di eventi avversi maggiori a 30 giorni, dissezione aortica retrograda, stroke invalidante ed endoleak tardivo di tipo IA (10,8% vs 7,9%, P=0,61). Con la regressione multivariata di Cox, sono stati identificati come fattori di rischio: la patologia aneurismatica (P=0,026), il diametro di proximal landing zone (PLZ) > 34 mm (P=0,026), il tortuosity index aortico > 1,4 (P=0,008), arco aortico di tipo III (P=0,068) ed il trombo in proximal landing zone (P=0,014). Tramite la regressione multivariata di Cox, il trombo in proximal landing zone è l’unico fattore di rischio per endoleak di tipo IA (P=0,016). CONCLUSIONI: Non sono state osservate significative differenze nelle due differenti configurazioni di endoprotesi, Relay NBS e BS, in termini di incidenza di endoleak di tipo 1A, dissezione retrograda, stroke invalidante. L’apposizione di trombo in PLZ è un rilevante fattore di rischio per l’insorgenza di endoleak di tipo 1A a seguito di TEVAR.
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