Riassunto analitico
L’endometriosi è una patologia caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale, mucosa e stroma endometriale all’esterno dell’utero, principalmente a livello del peritoneo pelvico, delle ovaie, del retto-sigma e del setto rettovaginale e raramente a carico del diaframma, pleura e pericardio. È una sindrome clinica complessa caratterizzata da un processo infiammatorio cronico estrogeno-dipendente che colpisce principalmente il tessuto pelvico. Classicamente Sampson aveva definito questa patologia come la presenza di tessuto endometriale, visualizzabile chirurgicamente, al di fuori della cavità uterina. La sua teoria, che rimane ad oggi la più accreditata, sostiene che la malattia peritoneale derivi dalla mestruazione retrograda di cellule e tessuti endometriali sensibili agli ormoni steroidei che si impiantano sulla superficie peritoneale e provocano una risposta infiammatoria. Questo meccanismo è accompagnato da angiogenesi, aderenze, fibrosi che possono determinare infiltrazione neuronale e distorsione anatomica a cui conseguono dolore e infertilità. Durante il periodo della pandemia, in corso di visite ambulatoriali presso il centro Endometriosi e del dolore pelvico cronico del Policlinico di Modena, è emerso che diverse pazienti hanno avuto un peggioramento dei sintomi in corrispondenza dell’infezione da Sars-Cov2. Questo fenomeno può essere spiegato dal fatto che il dolore causato dall’endometriosi è principalmente di natura infiammatoria e questo processo viene esacerbato dallo stato proinfiammatorio determinato dall’infezione virale. È stato quindi deciso di sottoporre alle pazienti maggiorenni che hanno svolto visite presso il centro durante il periodo della pandemia un questionario per valutare l’andamento della sintomatologia e la correlazione con infezione da SARS-COV-2. Sono stati raccolti 284 questionari di pazienti affette da endometriosi, che sono state divise in un gruppo sperimentale che ha contratto il virus (170 pazienti) e gruppo di controllo (114 pazienti). È emerso che nel 24,1 % dei casi le donne hanno riscontrato un peggioramento dei sintomi durante l’infezione da Sars-Cov2 e, in particolare, il dolore pelvico cronico è aumentato in quasi metà delle pazienti (48,8%), seguito da dispareunia (22%), dolore ovulatorio e dismenorrea (entrambe 14,6%). Allo stesso modo è stato valutata l’incidenza di un peggioramento dei sintomi nel corso della pandemia in generale che si è verificato nel 40,7 % dei casi del gruppo sperimentale e nel 45% del gruppo di controllo. In entrambi i gruppi il sintomo peggiorato più frequentemente è il dolore pelvico cronico (68,6% nel gruppo sperimentale e 57,1% nel gruppo di controllo). Essendo l’endometriosi una malattia ad alto impatto psicologico, nel corso del questionario sono state inserite anche delle domande riguardo l’effetto emotivo che la pandemia ha avuto sulle pazienti. I risultati mostrano che le sensazioni negative più frequenti sono state il sentirsi tese o esaurite (71,2% nel gruppo sperimentale e 68,4% nel gruppo di controllo), il sentirsi sopraffatte da preoccupazioni (70,6% nel gruppo sperimentale e 69,3% nel gruppo di controllo) e sentirsi rallentate (64,1% nel gruppo sperimentale e 64% nel gruppo di controllo). Allo stesso tempo però molte pazienti sono riuscite a gustarsi un passatempo (71,8% nel gruppo sperimentale e 70,2% nel gruppo di controllo), a ridere (61,2% nel gruppo sperimentale e 57,9% nel gruppo di controllo) e a provare piacere (57,2% nel gruppo sperimentale e 63,4% nel gruppo di controllo). I seguenti dati infine sono in linea con la recente letteratura e pongono ancora di più l’attenzione tra la patologia endometriosica, gli stati infiammatori e le patologie che possono determinarli, tra cui le infezioni virali come il Covid19.
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