Riassunto analitico
I malati di Alzheimer in Italia sono oltre 600.000, numeri destinati a crescere negli anni a causa dell’invecchiamento della popolazione; si prevede che nei prossimi 30 anni i casi triplicheranno ed entro il 2050 ne sarà affetta 1 persona su 85. La malattia di Alzheimer è una progressiva inesorabile perdita della funzione cognitiva associata alla presenza, a livello extracellulare, di placche senili di beta-amiloide nell’area ippocampale; a livello intracellulare invece di accumulo di proteina tau iperfosforilata, quest’ultima organizzata in grovigli neurofibrillari. Questa patologia è la forma più comune di malattia demenziale tra gli adulti di mezz’età e gli anziani, i sintomi compaiono tipicamente dopo i 60 anni e alcune forme ad esordio precoce di malattia, sono legate a uno specifico difetto genetico; sebbene l’eziologia sia sconosciuta, i fattori genetici giocano chiaramente un ruolo nel 10-15% dei casi. Finora gli sforzi per trovare una cura per l’AD sono stati deludenti e i farmaci attualmente disponibili per curare la malattia, affrontano solo i suoi sintomi e con un’efficacia limitata. La malattia mostra una perdita di memoria a breve termine, incapacità di apprendere nuove informazioni, sbalzi d’umore, difficoltà a trovare le parole, dimenticare i nomi e perdere oggetti. La mancanza di trattamenti e farmaci efficaci per AD ha portato alla valutazione di terapie alternative come i nutraceutici (nutrimenti, prodotti erboristici ed integratori), che possono aiutare a mantenere il benessere fisico, combattere varie malattie e garantire una migliore qualità della vita. I bacosidi di Bacopa monnieri sono esempi di valido agente terapeutico per l’AD grazie alle loro proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e inibitori dell’aggregazione della beta-amiloide, la Curcuma longa è un’ altra pianta che negli ultimi anni è stata presa in considerazione per la sua azione antiossidante e preventiva dell’aggregazione di depositi di beta-amiloide, Convolvulus pluricaulis riduce al minimo la neurotossicità indotta dalla proteina tau, Hupertia serrata è un inibitore mirato dell’acetilcolinesterasi ,Withania somnifera elimina i radicali liberi generati durante la fase iniziale e la progressione dell’AD, infine la vitamina E antiossidante e neuroprotettore, ha proprietà antinfiammatorie e ipocolesterolemizzanti determinando la sua importanza per la salute del cervello. Le terapie ayurvediche sono state prescritte per secoli per le malattie neurodegenerative (comprese le demenze), solo di recente ci sono stati studi meccanicistici occidentali sulla malattia d’Alzheimer. La solida base di conoscenze dell’Ayurveda, unita alle scienze combinatorie e alle tecniche di screening ad alto rendimento, si spera possa migliorare la facilità con cui i prodotti e le formulazioni ayurvediche possono essere utilizzate per dare sollievo nelle malattie neurodegenerative.
|