Riassunto analitico
Nell’anziano la caduta rappresenta un evento frequente e di rilevante importanza che è spesso la spia di una condizione patologica e fattore di rischio per una caduta successiva. Una delle complicanze più frequentemente associata alle cadute è la frattura di femore, caratterizzata da un alto tasso di perdita dell’autosufficienza, morbilità e mortalità. La presente tesi di laurea sperimentale si inserisce in uno studio osservazionale prospettico di lungo periodo basato su una coorte di pazienti geriatrici con frattura di femore trattati nei centri afferenti al Gruppo Italiano Ortogeriatria (GIOG) che consente la realizzazione di un registro elettronico dei pazienti ricoverati nei reparti geriatrici, ortopedici e ortogeriatrici italiani. Il Centro di Modena si è affermato quale centro ad alta intensità per la raccolta dei dati. La tesi prende in considerazione i pazienti ricoverati in un intervallo di tempo di 4 mesi e i successivi 120 giorni di follow-up. In particolare, dal 1° ottobre 2020 al 31 gennaio 2021 sono stati studiati 160 pazienti consecutivamente ricoverati presso l’Unità Operativa di Ortogeriatria del Nuovo Ospedale Civile S. Agostino-Estense a Baggiovara, eseguendo anche i rispettivi follow-up terminati il 31 maggio 2021. Al giorno d’oggi il trend relativo alla frattura di femore è nettamente in crescita, rappresentando così una notevole emergenza nella gestione non solo clinica, ma anche di tipo socioeconomico. Tali fratture richiedono quasi sempre la correzione chirurgica con l’obiettivo di ripristinare la biomeccanica dell’arto e preservare la deambulazione. Il trattamento sanitario di questi pazienti rappresenta una sfida, basti pensare alle comorbidità cui sono già precedentemente affetti, a cui si sommano tutte le complicanze che possono svilupparsi durante la degenza ospedaliera. Eventi avversi come delirium, infezioni, scompenso cardiaco e trombosi, a loro volta aumentano il rischio di declino funzionale e mentale, di istituzionalizzazione e di morte. L'attività dell’ortogeriatra prevede la gestione delle comorbidità dell'anziano fratturato di femore e permette di individuare e curare i pazienti ad alto rischio di eventi avversi da ospedalizzazione, contribuendo al miglioramento degli outcomes. Il miglior approccio possibile è di tipo multidisciplinare al fine di poter garantire il trattamento più intensivo e mirato possibile. Per questa ragione, l’Ortogeriatria rappresenta un modello di cura innovativo, in cui si verifica una vera e propria collaborazione tra diversi specialisti ed altre figure professionali. Sono sempre più frequenti, infatti, le indicazioni provenienti dalla letteratura scientifica che sottolineano come questo percorso clinico conduca a significativi miglioramenti dell’outcome finale del paziente e, allo stesso tempo, permetta un contenimento dei costi ospedalieri. Lo studio multicentrico del GIOG, nel quale si inserisce la tesi di laurea, favorisce l’interscambio delle conoscenze ortogeriatriche e permette di iniziare un processo di crescita qualitativa che tenderà verosimilmente all’eccellenza, rappresentata, in questo caso, dagli standard qualitativi definiti dalla letteratura scientifica. Condividendo gli obiettivi dello studio promosso dal GIOG, la tesi di laurea ha la finalità di contribuire all’inserimento dei dati statistici relativi a pazienti geriatrici operati per frattura di femore, valutare le caratteristiche cliniche dei pazienti arruolati e i trend dei principali outcomes al follow-up e, infine, confrontare i risultati ottenuti con gli altri studi presenti in letteratura. I risultati attesi si riferiscono ad una popolazione anziana e particolarmente fragile che necessita di attenzioni cliniche maggiori rispetto a quella adulta.
|