Riassunto analitico
La tesi indaga la validità pedagogica e formativa di attività di inserimento nel mondo del lavoro attraverso tirocini all'estero all'interno del programma Erasmus+, rivolte specificatamente a studenti con svantaggi socio-economici, culturali e psico-fisici. Il lavoro si sviluppa dapprima su un piano teorico: il primo capitolo ripercorre, infatti, la nascita in ambito Europeo di programmi internazionali di formazione e sviluppo quali Erasmus e Leonardo, e la loro successiva riunificazione all'interno del programma Erasmus+. Il programma finanzia associazioni e cooperative che si occupano di creare progetti internazionali di scambio e tirocini, quali l'associazione Volontarimini e la cooperativa sociale "Kara Bobowski" di Modigliana, le cui storie e missions sono quivi riportate. Il secondo capitolo è incentrato sulla pedagogia speciale per l'inclusione e le normative che hanno portato gli studenti e, in generale, le persone con disabilità e svantaggi ad ottenere pari opportunità nello sviluppo dell'autonomia e dell'autodeterminazione. Fondamentale, da questa prospettiva diventa la concezione di disabilità e la conseguente idea di inclusione. Il terzo capitolo poggia, invece, su presupposti maggiormente pratici, quali le mie esperienze personali come accompagnatrice di studenti disabili e svantaggiati delle scuole superiori nell'ambito dei progetti europei delle associazioni Volontarimini e "Kara Bobowski", finanziati dal programma Erasmus+. Tanto la parte teorica, che la mia esperienza personale, rimarcano come sia necessario investire su simili attività di formazione al mondo del lavoro per sviluppare autonomia e autodeterminazione per garantire ai cittadini una reale inclusione e pari opportunità. Questo aspetto è ribadito dalle testimonianze degli agenti coinvolti nei progetti e dalle storie di successo degli studenti presi in esame, oggi capaci di essere autonomi nel mondo del lavoro e di reale autodeterminazione comprovata dal proseguimento degli studi in ambiente accademico.
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