Riassunto analitico
Studio ORTODOC – Analisi dell’associazione tra sintomi ossessivo-compulsivi ed ortoressia
Introduzione L’Ortoressia Nervosa (ON) è una condizione caratterizzata da un’esagerata fissazione sul cibo sano e sul mangiare in modo salutare, che provoca gravi conseguenze psico-fisiche. Il termine “ortoressia” è stato coniato nel 1997 dal medico statunitense Steven Bratman e deriva dal greco, dove «ortho » significa « corretto » e « orexis » significa « appetito ». Letteralmente, quindi, « ortoressia»indica il « corretto appetito ». I dati epidemiologici riguardo a questo disturbo sono ancora molto limitati e variabili a causa della mancanza di criteri e strumenti di misurazione diagnostici validi per poter riconoscere l’ON. I fattori di rischio ad essa associati non sono ancora del tutto noti. Molti autorevoli studiosi hanno osservato dei punti critici in comune tra l’ON e i DCA e tra l’ON e i Disturbi Ossessivo-Compulsivi (DOC). Scopo dello studio Lo scopo dello studio è stabilire la prevalenza dei sintomi di ON, di DOC e della loro corre-lazione nei tre seguenti campioni: 1. soggetti con diagnosi di DOC; 2. soggetti con diagnosi di disturbo depressivo-ansioso; 3. soggetti non affetti da patologia psichiatrica (gruppo di controllo). Materiali e Metodi Studio osservazionale prospettico, multicentrico, controllato, su tre bracci condotto tramite la somministrazione di una scheda socio-demografica e di due strumenti di misurazione psicometrici, ovvero il questionario ORTO-15 per il riconoscimento di sintomi di ON e il questionario OCI-R per l’individuazione di sintomi di DOC. Tali strumenti di misurazione sono stati presentati a pazienti con diagnosi di DOC, a pazienti con diagnosi psichiatri-ca diversa da DOC e riconducibile alla sfera ansioso-depressiva, ed ad un campione di persone non affette da patologia psichiatrica. Risultati Il campione esaminato era costituito da 331 soggetti, di cui 52 affetti da DOC, 43 affetti da sindrome ansioso-depressiva e 236 controlli sani. L’età media del campione complessivo pari a 36,92±14,35. Il 59,92% del campione (N = 134) è risultato positivo per la presenza di ON in base ai dati normativi del questionario ORTO-15, il 32,02% (N = 106) per la presenza di DOC in base al questionario OCI-R. L’ON misurata tramite ORTO-15 è risultata più frequente nel gruppo dei pazienti DOC, mediamente frequente nel gruppo dei controlli e poco frequente nei pazienti affetti da disturbo psichico diverso da DOC. Conclusioni La letteratura indica che l’ON condivide caratteristiche di importanza critica con i DCA e con il DOC. Questo studio ha rappresentato un tentativo di valutare una possibile correlazione tra i sintomi presenti nell’ON e quelli presenti nel DOC. Tuttavia, sulla base dei risultati ottenuti, la mancanza di una significativa correlazione statistica tra i due disturbi sembra suggerire l’ipotesi che l’ON e il DOC siano due condizioni cliniche separate. Per tale ragione, fino a quando non verranno compiute ulteriori ricerche, formulare una classificazione definitiva dell’ON che la individui in modo specifico tra i diversi disturbi psicologici risulta ancora prematuro, nonostante siano ormai stati compiuti i passi preliminari verso il processo di sviluppo di una diagnosi psicologica.
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