Riassunto analitico
Introduzione. L’uso di disinfettanti per il controllo della contaminazione microbica nelle condotte idriche può accelerare i processi corrosivi a carico delle tubazioni e provocare perdite idrauliche. Gli studi pubblicati riguardanti l'impatto della disinfezione sulla corrosione delle tubazioni sono generalmente condotti utilizzando modelli sperimentali e riportano risultati spesso contradditori. Scopo del nostro studio è verificare sul campo l’eventuale effetto corrosivo sui materiali comunemente utilizzati per le reti idriche di tre sistemi di disinfezione applicati in ambito ospedaliero. Materiali e metodi. Coupons di rame, ottone, acciaio inossidabile e acciaio zincato sono stati inseriti in supporti in polivinilcloruro. Questi supporti sono collegati al ricircolo di tre reti trattate in continuo con agenti ossidanti (monoclorammina, biossido di cloro e perossido di idrogeno) e di una non trattata (controllo). Dopo tre e sei mesi e un anno di esposizione, la corrosione dei coupons è stata valutata in microscopia ottica ed elettronica a scansione e/o in termini di perdita di peso (standard ASTM G1). Lo studio è stato condotto presso il Policlinico Universitario di Modena e le indagini sulla corrosione sono stati svolti in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria di UNIMORE. Risultati. Sui coupons in acciaio inox non è stato osservato alcun effetto corrosivo anche dopo 12 mesi di esposizione. In tutte le reti, i coupons di rame e ottone sono stati oggetto di un’iniziale corrosione che ha portato alla formazione di una patina sull’intera superficie, rallentando il progredire dei fenomeni corrosivi. Rispetto al non trattato, la corrosione è risultata maggiore in presenza di biossido di cloro e monoclorammina, e meno evidente col perossido di idrogeno. Negli ambienti trattati, già a tre mesi i coupons in acciaio zincato mostravano una corrosione significativa con formazione di uno spesso strato rugoso di prodotti di corrosione a base ferro. Nella rete non trattata, il rivestimento di zinco si manteneva inalterato fino a tre mesi, ma risultava compromesso già a partire dai sei mesi. Conclusioni. Il nostro studio dimostra che tutti i disinfettanti chimici testati possono corrodere soprattutto l’acciaio zincato, con effetti negativi dovuti anche alla comparsa di rugosità che favoriscono l’adesione dei batteri e la formazione di biofilm. Su rame e ottone si sviluppa una patina protettiva che tende a rallentare il processo di corrosione (passivazione).
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