Riassunto analitico
La tesi ha come obiettivo quello di percorrere l'evoluzione dottrinale e giurisprudenziale della posizione giuridica dell'interesse legittimo attraverso l’occhio critico dei diversi giuristi presi a esame, allo scopo di giungere ad una sostanziale sintesi tra l’autorità dell’amministrazione e la necessita di tutelare il cittadino di fronte all’operato del primo. Avvolgendo ed inglobando i rapporti tra le due parti dei principi costituzionali, avendo però fermo, la necessità di dover rispettare il fondamento costruttivo dello Stato di diritto moderno, quello del principio della separazione dei poteri. È inevitabile come negli anni emergano strumenti e criteri rilevanti che gradualmente andranno a definire la figura d’interesse legittimo: e sarà compito della tesi a uopo disaminare i metodi più sofisticati utilizzati dalla dottrina e dalla giurisprudenza per la determinazione di come l’interesse legittimo possa essere qualificato come situazione soggettiva di vantaggio, costituita dalla protezione giuridica d’interessi finali che si manifesta non direttamente ed autonomamente, ma attraverso la protezione indissolubile ed immediata di un altro interesse del soggetto meramente strumentale alla legittimità dell’atto amministrativa e soltanto nei limiti della realizzazione di tale interesse strumentale. La tesi andrà altresì ad esaminare la difficile soluzione di ripartizione delle varie competenze tra la giurisdizione amministrativa e la giurisdizione ordinaria, trovandolo nella qualificazione per materia, quest’ultima di soluzione legislativa. Avrà anche l’obiettivo di valutare come il tema della risarcibilità abbia contribuito a dirimere il modo di operare della pubblica amministrazione qualora si dovesse trovare di fronte a diritti ritenuti meritevoli di tutela da parte dell’ordinamento giuridico. Il contributo ottenuto attraverso la rilettura tradizionale dell’orientamento giurisprudenziale della Corte Suprema di Cassazione, risultano essere attribuiti storicamente alla sentenza n.500 del 1999. Attraverso un approccio obiettivo si cercherà di ravvisare un meccanismo che consenta di ovviare alla paura della pubblica Amministrazione, dinanzi alle continue intromissioni dell’organo giudiziario nell’attività discrezionale della prima, individuando con razionalità e lucidità una tecnica che permetta una sorta di elusione a quell’idea di violazione del principio di separazione del potere. In tal senso la tesi tenterà di chiarire la figura dell’interesse pretensivo.
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