Riassunto analitico
Introduzione e scopo: Il carcinoma epato-cellulare (HCC) è uno dei tumori più comuni nel mondo e vi è un aumento nel numero di nuovi casi. Inoltre, vi sono stati relazioni con un aumento possibile nel rischio di ricorrenza o sviluppo de novo di HCC, in paizenti HCV positivi in seguito al trattamento con antivirali (DAAs). Alcune recenti evidenze mostrano che il microambiente tissutale può influenzare la formazione del tumore. Lo scopo di questa tesi è quello di valutare i fattori di rischio nella ricorrenza o sviluppo de novo del tumore in relazione alle caratteristiche molecolari del tumore come angiogenesi, componenti cellulari e infiammazione.
Metodi: Analizzando 234 pazienti (162/234 con cirrosi, 28 con HCC precedente, 19 con HCC de novo) trattati con DAAs. Sono stati eseguiti e valutati test di laboratorio, elastrografia transiente, endoscopia gastrointestinale superiore, HVPG, immunoistochimica (IHC) e la presenza di una firma molecolare di HCC. Seguendo la guida per le biopsie epatiche e dopo il trattamento con DAA è stata valutata la presenza della firma molecolare (TS)(Gut doi: 10.1136/gutjnl-2014-308483), e l’espressione di angiopoietina-2 (ANGPT2), PD1/PD-L1 e FoxP3 mediante IHC. I dati sono stati comparati con test chi-quadro o Mann-Whitney.
Risultati: Durante il follow up dopo il trattamento antivirale, l’HCC è stato riscontrato in 31 pazienti, tutti con cirrosi: 12/28 (42.8%) con precedente HCC e 19 con de novo. Alla base, le uniche differenze cliniche significative tra HCC non-ricorrente o ricorrente/de novo sono la conta neutrofilica (p=.014), proteina C-reattiva (CRP)(p<.0001), elevato FIB score (p=.009); elevata ipertensione portale (p=.005) nel gruppo ricorrente/de novo. In questo gruppo (ricorrente/de novo) ma non in quello di HCC non ricorrente, è presente la firma trascrittomica nel tessuto tumorale (p=.017). Dall’analisi IHC, HCC ricorrenti hanno significativamente elevata l’espressione di ANGPT2 nel tessuto tumorale, sia nelle biopsie pre- e post-DAAs (rispettivamente p=.045 and p=.040); significativamente elevata l’espressione di PD-1 in biopsie T pre-DAAs (p=0.34); significativamente elevata l’espressione di PD-L1 sia nel tessuto T che NT (p=.0.45 e p<.0001), tutte rispetto a HCC non ricorrente. I livelli di ANGPT2 tumorali sono correlati strettamente al non tumore (p=.030) mentre il PD1 e PD-L1 NT nelle biopsie pre-DAA sono significativamente correlati ai valori di CRP (rispettivamente p=.012 e p<.0001).
Conclusioni: I nostri dati preliminari mostrano che la biologia di HCC non ricorrenti è significativamente differente rispetto ad HCC ricorrenti o de novo. in quest’ultimo, osserviamo un attivazione della neo-angiogenesi sia prima che dopo il trattamento con DAA insieme a un aumentata espressione di PD-1 e PD-L1 con un elevata infiammazione. Lo studio è ancora in corso ma questi dati indicano che una predisposizione nell’ambiente epatico è un fattore chiave nella ricorrenza o nello sviluppo di HCC dopo trattamento antivirale e che lo sbilancio immunitario causato da una rapida clearance HCV può essere solo un innesco della catena di eventi per lo sviluppo di HCC.
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Abstract
Backgrounds and Aims:
Hepatocellular carcinoma is one of the most common cancer in worldwide and new cases continue to increasing. Furthermore, there have been reports of a possible increased risk of recurrence or of de novo development of HCC, in HCV positive patients, after treatment with DAAs.
Some recent evidence show that the tissue microenvironment may engrave on tumor formation.
Aim of this thesis was to evaluate the risk factors for recurrence/de novo occurrence in relation with molecular characteristic of the tumor as angiogenesis, cellular component and inflammation.
Methods:
We analyzed 234 consecutive patients (162/234 with cirrhosis,28 previous HCC,19 de novo HCC) treated with DAA. Laboratory test, transient elastography, upper gi endoscopy, HVPG, immune-histochemical (IHC) features and presence of transcriptomic signature of HCC were investigated. Paired US-guided liver biopsies before and after DAAs were evaluated for transcriptomic signature (TS)(Gut doi: 10.1136/gutjnl-2014-308483) and angiopoietin-2 (ANGPT2) and PD-1/PD-L1 expression by IHC. Data were compared by chi-square or Mann-Whitney test.
Results
During follow up after DAAs, HCC was detected in 31 patients, all with cirrhosis: 12/28 (42.8%) previous HCC and 19 de novo. At baseline, the only significant clinical differences between non-recurrent or recurrent/de novo HCC were lower neutrophil counts (p=.014), higher C-reactive protein (CRP)(p<.0001), higher FIB score (p=.009); higher portal hypertension (p=.005) in the recurrent/de novo group. Recurrent and de novo HCCs but not non-recurrent HCCs carried the transcriptomic signature in the tumor tissue (p=.017). At IHC, recurrent HCCs had significantly higher ANGPT2 expression in tumoral tissue both in biopsies before and after DAAs (p=.045 and p=.040 respectively); significantly higher PD-1 expression in pre-DAAs biopsies in T (p=.034); significantly higher PD-L1 expression in both T and NT tissue in pre-DAAs biopsies (p=.0.45 and p<.0001), all vs. biopsies of non-recurrent HCCs. De novo HCCs had significantly higher ANGPT2 and PD-1/PD-L1 expression in tumoral tissue (p=.040 and p=.034 respectively), all vs. non-recurrent HCCs. ANGPT2 tumor levels were related with stiffness values (p=.030) while non-tumor PD1 and NT PD-L1 in pre-DAAs biopsies were significantly related with CRP values (p=.012 and p<.0001 respectively).
Conclusions
Our preliminary data shows that the biology of non-recurrent HCCs is significantly different from that of recurrent/de novo HCCs. In the latter, we have shown activation of neoangiogenesis both before and after DAAs together with increased expression of PD-1/PD-L1, also in non-tumoral tissue of recurrent HCCs. ANGPT2 related with higher fibrosis while PD-1/PD-L1 with higher inflammation. Study still ongoing but these data indicate that a hepatic predisposed background is a key factor for recurrence/occurrence of HCCs after DAAs and that the immune imbalance due to rapid HCV clearance could be merely a trigger of the chain of events for HCC development.
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