Riassunto analitico
Le malattie neurodegenerative (ND) sono un insieme composito di patologie del sistema nervoso centrale, caratterizzate da un processo cronico e selettivo di morte cellulare a carico dei neuroni, che si verifica principalmente in relazione a stress ossidativo e neuroinfiammazione. L'eziologia esatta alla base del processo patogenetico di queste patologie non è, ad oggi, ancora chiara, tuttavia fattori di rischio di origine sia genetica sia ambientale sembrano giocare un ruolo fondamentale. Si tratta di malattie caratterizzate da estrema variabilità, le cui manifestazioni cliniche dipendono dalla tipologia dei sistemi neuronali coinvolti nel corso della malattia. Una grande varietà di composti di origine vegetale ha dimostrato di possedere proprietà terapeutiche nei confronti delle ND, sia in vitro che in vivo. I principali meccanismi biologici con cui agiscono i composti vegetali nei confronti delle ND comprendono: attività antiossidanti, antinfiammatorie, anti-amiloidi, antiapoptotiche, neurotrofiche, colinergiche e vascolari. Lo stress ossidativo svolge un ruolo fondamentale nella fisiopatologia delle malattie neurodegenerative, esso rappresenta una delle più frequenti e note cause di morte neuronale. Per questo motivo, diverse piante medicinali antiossidanti vengono spesso utilizzate nella medicina tradizionale per trattare i sintomi di queste patologie. Tuttavia, la moltitudine dei meccanismi contribuenti alla patogenesi di una malattia spiega la mancata efficacia della correzione di uno solo di questi meccanismi. Tra le piante medicinali che hanno dimostrato avere effetti benefici nei confronti dei disordini neurodegenerativi, quella sicuramente più consolidata è il Ginkgo biloba. Recenti studi, tuttavia, hanno mostrato proprietà interessanti di diversi composti, ad oggi mai utilizzati e mai presi in considerazione nella terapia di queste patologie. L'obbiettivo di questo lavoro di tesi consiste nel mettere in evidenza i principi di origine vegetale che hanno dimostrato avere, nel corso degli studi, un ruolo potenziale della terapia delle principali ND. L'attenzione è stata focalizzata principalmente sui componenti che hanno mostrato risultati rilevanti in trials clinici, tuttavia sono stati riportati anche gli studi più interessanti condotti su modelli animali, in quanto molti composti sono tutt'ora in fase di sperimentazione e non hanno ancora raggiunto gli studi clinici. Ogni pianta possiede un'azione medicamentosa predominante e altre azioni considerate secondarie, entrambe difficilmente attribuibili ad uno specifico principio attivo, ma piuttosto ad un sinergismo interno tra le sostanze attive e non attive. Nella droga vegetale sono presenti numerose componenti, ed è proprio la loro azione multi-target e la sinergia di diversi meccanismi d'azione a rendere alcuni principi di origine vegetale efficaci nelle terapia dei disordini neurodegenerativi. Ad oggi, tuttavia, non esistono principi attivi naturali in grado di curare queste patologie, pertanto l'efficacia di tali composti è da considerarsi valida nella terapia profilattica, sintomatica e preventiva delle suddette malattie. Molti aspetti rilevanti dei composti presi in esame, quali metabolismo, farmacocinetica e biodisponibilità cerebrale, devono ancora essere studiati. Nella trattazione verranno quindi riportati i risultati più rilevanti, nella speranza che la ricerca possa approfondire gli studi su questi composti e varcare nuove frontiere nella prevenzione e nella cura delle ND. Valutare l'efficacia e la sicurezza di molecole di origine vegetale, che agiscono su diversi target molecolari coinvolti nella patogenesi e nella prevenzione delle ND, è sicuramente un ottimo punto di partenza nello sviluppo di nuove strategie terapeutiche per il trattamento delle malattie neurodegenerative.
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