Riassunto analitico
BACKGROUND: Da sempre i chirurghi di tutto il mondo si interrogano su quale sia la tecnica migliore nella chirurgia dell’ernia inguinale. La tecnica di riparazione laparoscopica per via transaddominale pre-peritoneale (TAPP) viene sempre più utilizzata per il trattamento chirurgico delle ernie bilaterali o recidive della regione inguinale. Recentemente sono state introdotte sul mercato e nella pratica clinica protesi autoadesive che non necessitano di sistemi di fissaggio traumatici e possono quindi ridurre il dolore post operatorio e l’incidenza di dolore cronico.
SCOPO: Questo studio prospettico ha come scopo di confrontare sotto diversi aspetti due gruppi di pazienti sottoposti entrambi a riparazione chirurgica dell’ernia inguinale con tecnica TAPP tra Gennaio 2013 e Dicembre 2015 usando nel primo gruppo una protesi in polipropilene (UltraPro™) con un sistema di fissaggio traumatico mediante clip in titanio e nel secondo gruppo una protesi in polipropilene dotata di un idrogel autofissante a base di polivinilpirrolidone e glicolo di polietilene (Adhesix™).
METODI: Nel complesso 110 pazienti sono risultati candidabili per lo studio, di questi 64 pazienti per il gruppo 1 (età media di 62±11 anni, 90,6% di sesso maschile) e 46 pazienti per il gruppo 2 (età media di 61±13 anni, 91,3% di sesso maschile). Dall’applicativo sanitario e dai registri operatori sono stati desunti i dati relativi al tipo e alle caratteristiche dell’ernia, ai tempi operatori, al tipo di protesi utilizzata e ai giorni di ricovero. A distanza di 1, 3 e 6 mesi sono stati valutati il dolore riferito dal paziente (tramite scala NRS), l’eventuale recidiva, i giorni necessari per il ritorno alle normali attività quotidiane, l’insorgenza di infezioni, di ematomi, di sieromi, di complicanze testicolari e di morti correlate alla procedura. Si è provveduto inoltre ad effettuare una valutazione economica relativa ai diversi dispositivi.
RISULTATI: Nel gruppo 1 sono state identificate 32 ernie dirette (50%), 28 ernie indirette (43,8%) e 4 ernie dirette e indirette (6,3%), mentre nel gruppo 2 abbiamo riportato 21 ernie dirette (45,7%), 15 ernie indirette (32,6%) e 10 ernie dirette e indirette (21,7%). La maggior parte delle procedure sono state eseguite per ernie bilaterali primitive (64,1% nel gruppo 1 e 71,7% nel gruppo 2). La durata media delle procedure è stata di 106,58 minuti nel gruppo 1 e 91,37 minuti nel gruppo 2 (p = 0,052). Si è apprezzata una significativa riduzione dei giorni necessari per ritornare alle normali attività quotidiane nel gruppo trattato con protesi autoadesiva (17,64 giorni per il gruppo 1 contro 11,85 giorni per il gruppo 2, p = 0,018). Allo stesso modo si è riscontrata una significativa riduzione del dolore post operatorio nel gruppo trattato con protesi autofissante a distanza di 1 mese (2,62 gruppo 1, 0,83 gruppo 2, p = 0,001) ed a distanza di 3 mesi (1 gruppo 1 contro 0,17 per il gruppo 2, p = 0,017). Un accettabile tasso di complicanze è stato osservato nei 6 mesi di follow up in entrambi i gruppi, senza riportare differenze statisticamente significative in nessuno degli outcome valutati. La valutazione della spesa economica relativa al nostro presidio ospedaliero ha mostrato la possibilità di ridurre del 75,6% i costi relativi ai dispositivi utilizzati nel corso di tecnica TAPP utilizzando protesi autofissanti.
CONCLUSIONI: Nel gruppo di pazienti riceventi una protesi autoadesiva si sono riscontrati valori significativamente inferiori da un punto di vista statistico di dolore post operatorio e di giorni di ritorno alle normali attività. Sulla base dei nostri dati, crediamo che la chirurgia laparoscopica dell’ernia inguinale debba indirizzarsi verso l’omissione di sistemi di fissaggio meccanico per ridurre il dolore post operatorio, i casi di dolore cronico, per permettere un ritorno più rapido alle normali attività quotidiane e per ridurre i costi relativi alle procedure.
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