Riassunto analitico
INTRODUZIONE: Lo stato socio-economico (SES) individuale influenza il rischio di eventi avversi cardiovascolari. Tuttavia, il SES comprende vari indicatori che agiscono a diversi livelli, per cui il meccanismo in base al quale influenza la prognosi dei pazienti non è ancora completamente chiarito. Scopo del nostro studio è verificare se il SES, definito in base al titolo di studio, luogo di residenza e professione, condiziona la riospedalizzazione a 30 giorni e a 6 mesi nei pazienti con SCA sottoposti ad Angioplastica Coronarica Percutanea (PCI).
MATERIALI E METODI: La popolazione in studio è composta da 784 pazienti sottoposti a PCI presso il Laboratorio di Emodinamica del Policlinico di Modena tra aprile del 2011 e giugno del 2014. I dati analizzati sono stati raccolti dalle lettere di dimissione, dalle cartelle cliniche e mediante un follow-up telefonico. Il titolo di studio è stato classificato in: elementare (≤5anni), licenza media (5-8anni), diploma di istruzione secondaria superiore (8-13anni) e laurea (>13 anni); il luogo di residenza in: città o periferia; la professione in: disoccupati, lavoratori manuali e lavoratori non manuali. Le cause di riospedalizzazione sono state suddivise tra cardiache (SCA, aritmie, scompenso cardiaco, dolore toracico aspecifico) e non cardiache. L’analisi statistica è stata condotta utilizzando: il modello di regressione lineare per analizzare le variabili continue, il modello di regressione logistica monovariata per analizzare le variabili dicotomiche, il modello di regressione logistica ordinata per le variabili discrete.
RISULTATI: L’età media dei pazienti è 68,9±12,1 anni e il 72,4% sono uomini. Il 42,6% vive in città. Il 59,2% possiede un titolo di studio elementare, 15,9% la licenza media, il 18,7% il diploma di scuola secondaria superiore, il 6,1% la laurea. Il 73,0% è in pensione, mentre tra i lavoratori: il 24,3% è disoccupato o casalinga, il 45,2% svolge lavori manuali, il 30,5% non manuali. I pazienti riospedalizzati sono più anziani, più spesso affetti da diabete, ipertensione, insufficienza renale, valvulopatie severe, arteriopatia periferica, BPCO e sottoposti a precedenti PCI. I soggetti più istruiti presentano un minor numero di riospedalizzazioni (p<0,0001) e prendendo in considerazione le sole riammissioni per cause cardiache, l’intervallo di tempo trascorso prima del nuovo ricovero è maggiore (p=0,028). Il luogo di residenza influisce sul numero di riospedalizzazioni, più alto per chi vive in città (p=0,001). Inoltre, risiedere in provincia si è dimostrato un fattore protettivo verso le riospedalizzazioni a 30 giorni per cause cardiache (p=0,016) e a 6 mesi per tutte le cause (p=0,004). Analizzando il sottogruppo dei lavoratori, non è stata trovata alcuna correlazione tra il numero o il tempo trascorso prima dei nuovi ricoveri e la professione. CONCLUSIONI: Tra gli indicatori del SES quelli che influenzano in maniera statisticamente significativa le riospedalizzazioni nel post-SCA sono: titolo di studio e luogo di residenza, mentre il ruolo lavorativo non presenta questa correlazione nella popolazione analizzata.
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