Riassunto analitico
La microchirurgia ha rivoluzionato l’approccio alla ricostruzione del distretto cervico-facciale; il tempo ricostruttivo è uno step fondamentale che fa seguito, nella maggior parte dei casi, ad un intervento demolitivo. Gli interventi demolitivi a livello del distretto testa-collo portano il più delle volte a una menomazione a carico di svariate funzionalità; masticazione, fonazione, deglutizione e funzionalità estetica sono quelle più frequentemente coinvolte. Negli ultimi anni, ha acquisito sempre più importanza la valutazione della qualità di vita cercando di ottenere una ricostruzione funzionale. Lo scopo di questo studio è la valutazione della qualità di vita e della funzionalità dei pazienti sottoposti a chirurgia demolitiva e ricostruttiva del distretto cervico-facciale con l’ausilio di un questionario dedicato, il “University of Washington Quality of Life Questionnaire” (UW-QOL). Sono stati selezionati tutti i pazienti sottoposti a interventi chirurgici demolitivi/ricostruttivi a livello del distretto testa-collo eseguiti presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena in multi equipe tra la clinica di Chirurgia Plastica e la clinica di Otorinolaringoiatria oppure di Chirurgia Maxillo-Facciale. Sono stati presi in considerazione gli interventi di microchirurgia ricostruttiva degli ultimi 10 anni (2003-2013). Nel database sono stati inclusi 49 pazienti (28 M, 21 F), con età media all’intervento di 47,5 anni (21 pz <50 aa, 28 pz>50aa), range 15aa-73aa. Il carcinoma squamocellulare rappresenta l’istotipo di tumore più frequente (38 casi) riscontrato nei pazienti presi in esame, meno frequenti sono l’ameloblastoma (5 casi) e il mixoma/fibromixoma (4 casi). I lembi microchirurgici maggiormente utilizzati per la ricostruzione cervico-facciale sono stati in ordine di frequenza: 24 lembi radiali, 21 lembi di perone, 2 lembi ALT, 2 lembi VRAM, 1 lembo di gran dorsale, 1 lembo di cresta iliaca. In 41 casi il decorso post operatorio non ha presentato complicanze, in 3 casi si è resa necessaria una revisione delle anastomosi artero-venose, in 3 casi si è avuta un’esposizione tendinea a livello del sito donatore; infine vi è stato 1 caso di microstomia e in un caso si è dovuto ricorrere ad una revisione dell’innesto dermo-epidermico in area donatrice peroniera. Dei 49 pazienti inclusi nel database, 12 risultavano deceduti, 28 hanno completato il questionario, 9 sono stati persi al follow-up. Tra i 28 pazienti che hanno correttamente risposto al questionario, 17 hanno subìto uno svuotamento latero-cervicale, 13 sono stati sottoposti ad un trattamento radioterapico post-operatorio e 6 hanno ricevuto un trattamento chemioterapico adiuvante. Dall’analisi dei risultati si evince che gli scores più alti (risultati migliori) si sono registrati per i seguenti domini: dolore, spalla e fonazione. Gli scores peggiori si sono invece registrati per il dominio della salivazione e della masticazione; Per i restanti domini (aspetto fisico, attività fisica, attività ricreative, deglutizione, gusto, umore e ansia) si sono ottenuti risultati complessivamente buoni. Le problematiche più evidenti sono risultate la salivazione la masticazione l’ansia. Il 75% dei pazienti ritiene che qualità della vita relazionato allo stato di salute rispetto a prima della comparsa del cancro sia sostanzialmente migliorata o immutata nonostante l’intervento chirurgico subìto. Il 78,5% dei pazienti si ritiene globalmente soddisfatto, scegliendo valori di qualità di vita dal “60” in su (buono – molto buono – straordinario). I dati emersi da questo studio possono fornire informazioni utili ai pazienti e ai medici durante la discussione pre-operatoria sulle possibili modalità di trattamento dei tumori del distretto testa-collo.
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