Riassunto analitico
Introduzione: L’artrite reumatoide (AR) è una malattia infiammatoria cronica, che colpisce lo 0.5%-1% della popolazione mondiale. È caratterizzata dal coinvolgimento articolare, spesso complicato da manifestazioni extra-articolari. In particolare, l’interstiziopatia polmonare (ILD) è la più frequente e severa complicanza, ed impatta negativamente su terapia e prognosi. La prevalenza di ILD nei pazienti con AR è del 4-30%. L’ILD può essere identificata in ogni momento durante la malattia, più frequentemente ciò avviene nei primi 5 anni; nel 10-20% dei casi l’ILD insorge prima dell’esordio delle manifestazioni articolari. Il trattamento dell’ILD associata all’AR (AR-ILD) è difficile da determinare, in quanto molti farmaci convenzionali e biologici anti-reumatici modificanti il decorso della malattia (DMARDs) sono stati associati allo sviluppo o alla progressione dell’ILD. Negli ultimi anni è emerso un crescente interesse nei confronti dell’abatacept (ABA), una proteina di fusione solubile che inibisce la co-stimolazione dei linfociti T, utile nel trattamento dell’AR-ILD. Inoltre, diversi autori hanno descritto l’efficacia e la sicurezza dell’ABA nel trattamento dei pazienti con AR-ILD. Lo scopo dello studio è quello di valutare il coinvolgimento polmonare nei pazienti con AR trattati con ABA in uno studio osservazionale prospettico. Gli obiettivi primari erano valutare i cambiamenti nei test di funzionalità respiratoria nei pazienti con AR-ILD trattati con ABA a 1 e 2 anni e valutare l’incidenza di ILD nei pazienti con AR trattati con ABA senza ILD al basale. Inoltre, l’obiettivo secondario era valutare la sicurezza complessiva dell’ABA nei pazienti con AR-ILD. Metodi: sono stati inclusi tutti i pazienti con una diagnosi di AR, già in trattamento con ABA per almeno 3 mesi. Per ogni paziente sono stati raccolti i dati sierologici, demografici e clinici. I pazienti con AR senza ILD nota sono stati valutati ogni sei mesi per individuare segni o sintomi di coinvolgimento polmonare, valutando l’auscultazione ed eventualmente tramite HRCT. Quest’ultima è stata eseguita in presenza di crepitazioni a velcro, nuova insorgenza di dispnea o tosse o sospetto radiologico di ILD. Nei pazienti con AR-ILD, i test di funzionalità respiratoria sono stati eseguiti ogni 6 mesi. I pazienti che hanno interrotto il trattamento sono stati valutati dopo 6 mesi. Risultati: sono stati arruolati 325 pazienti (maschi/femmine 64/261, età mediana all’arruolamento 65 anni [IQR 57.5-73.5], mediana della durata dell’AR 13 anni [7, 20]). Gli anticorpi anti-peptide ciclico citrullinato e fattore reumatoide sono stati rilevati nel 74.8% e 70.8%, rispettivamente. Tutti i pazienti sono stati trattati con ABA per un periodo di mediana pari a 46.5 mesi [15.25-80]. ABA è stato la prima linea di trattamento per il 100% dei pazienti ed è stato associato al metotrexato nell’81.8%. La terapia con glucocorticoidi è stata effettuata nel 49.8% dei pazienti. All’arruolamento 61 pazienti (18.8%) avevano ILD (durata mediana della malattia di 6.5 mesi [0,23], con un intervallo dalla diagnosi di AR di 8 anni. All’arruolamento l’FVC e la DLCO mediane erano rispettivamente il 91.4% e 73.5% del predetto. Dopo 12 mesi di follow-up, una nuova diagnosi di ILD è stata eseguita solo in un paziente. L’FVC e la DLCO mediane erano rispettivamente 99.5% e 76%. Nessun paziente è morto e non ci sono state esacerbazioni acute di ILD durante il follow-up. Conclusioni: questo è il secondo studio prospettico a noi noto che valuta la sicurezza dell’ABA nell’AR-ILD. Lo studio ha dimostrato in larga parte la sicurezza del farmaco, non sono stati osservati casi di esacerbazione acuta dell’ILD e i test di funzionalità polmonare sono rimasti stabili nella maggior parte dei casi. Solo un nuovo caso di ILD è stato osservato durante il primo anno di follow-up, ciò suggerisce un possibile ruolo protettivo dell’abatacept.
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Abstract
Background:Rheumatoid arthritis (RA) is a chronic and inflammatory disease, affecting 0.5%-1% of the population worldwide. It is characterized by joint involvement that may lead to progressive disability, often complicated by extra-articular manifestations. Among them, lung involvement is the most common. Among different lung complications of RA, interstitial lung disease (ILD) is the most frequent and severe, negatively impacting on both therapy and prognosis. ILD prevalence in RA patients ranges from 4% to 30% according to the different studies. ILD may be identified in any moments of the disease course, being more frequently detected during the first 5 years of RA; in 10-20% of cases, ILD may occur before the onset of joint manifestations of RA. Treatment of RA-related ILD (RA-ILD) is challenging, because many conventional and biologic disease-modifying anti-rheumatic drugs (DMARDs) have been associated with ILD development or progression. In the last years, an increasing interest in abatacept, a soluble fusion protein inhibiting T-lymphocyte co-stimulation, for use in RA-ILD treatment has emerged. In addition, some authors have described the possible effectiveness and safety of abatacept in the treatment of patients with RA-ILD.Aim of this study is to evaluate the lung interstitial involvement in patients treated with abatacept for RA in a prospective observational study. Primary objectives were to evaluate the changes in pulmonary function tests in patients with RA-ILD treated with abatacept at 1 and 2 years and to assess the incidence of ILD in patients with RA treated with abatacept without ILD at baseline. In addition, secondary objective was to assess the overall safety of abatacept in RA-ILD patients. Methods: All patients with a diagnosis of RA, already in treatment with abatacept for at least 3 months were included. For each patient, serological, demographic, and clinical data were collected. Patients with RA without a known ILD were screened every six months for signs or symptoms suggesting pulmonary involvement and evaluated by mean of lung auscultation and eventually HRCT. The last one was performed when velcro sounds were detected, patients presented new onset of progressive dyspnoea or persistent dry cough, and there was ILD suspect at x-ray. In patients with RA-ILD, pulmonary function tests (PFT) have been assessed every six months. Patients who discontinued treatment were evaluated for a follow-up of 6 months. Results: Three hundred and twenty-five patients were enrolled in the study (males/females 64/261, median age at enrolment 65 years [IQR 57.5-73.5], median RA duration 13 years [7, 20]). Anticitrullinated cyclic peptides antibodies and rheumatoid factor were detected in 74.8% and 70.8%, respectively. All patients were treated with abatacept for a median time of 46.5 months [15.25-80]. Abatacept was the first biologic line of treatment in 100% of patients and it was associated with methotrexate in 81.8%. A glucocorticoid therapy was detected in 49.8% of cases. At enrolment, 61 patients (18.8%) showed an ILD (median disease duration of 6.5 months [0,23]), with an interval from RA diagnosis of 8 years. At enrolment median FVC and DLCO were 91.4 % and 73.5% of predicted, respectively. After 12 months of follow-up, a new diagnosis of ILD was performed only in one patient. Median FVC and DLCO were 99.5% and 76%, respectively. No patients died and no cases of acute exacerbation of ILD were recorded during the follow-up. Conclusion: At our knowledge, this is the second prospective study evaluating the safety of abatacept on RA-ILD. The study showed in a large number of RA-ILD patients a good safety of abatacept. In particular, we observed no cases of acute exacerbation of ILD, while lung function testes remained stable in the majority of cases. Finally, only a new case of ILD was observed during the first year of follow-up, suggesting a possible protective role of abatacept on lung involvement of RA
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