Riassunto analitico
L’obiettivo dello studio era di esplorare i cambiamenti del disturbo neurocognitivo e dei suoi domini nei pazienti con post-acute sequelae of COVID (PASC). L’obiettivo secondario consisteva nella caratterizzazione della relazione esistente fra il disturbo neurocognitivo e i suoi domini con l’health-related quality of life (HRQoL), valutata attraverso l’EQ-5D-5L e il questionario SF-36.
È stato svolto uno studio osservazionale longitudinale che ha incluso persone affette da PASC appartenenti alla clinica PASC di Modena (MPC) da luglio 2020 ad aprile 2023. La funzione neurocognitiva è stata misurata attraverso la CogState battery, che va ad analizzare sei domini: velocità di elaborazione di compiti semplici, velocità di elaborazione di compiti complessi, memoria visiva, attenzione/memoria di lavoro, apprendimento verbale e memoria verbale. I punteggi di ciascun individuo sono stati convertiti in uno Z-score, corretto per età e genere. Il punteggio dell’intera popolazione è stato ottenuto mediante la media dei punteggi Z-score dei singoli. Per quei pazienti in cui è risultato un punteggio di deficit totale > 0.5 è stata riconosciuta la presenza di un disturbo neurocognitivo (NCI). La frailty è stata studiata attraverso il frailty phenotype (FP). L’outcome dello studio era rappresentato dalla HRQoL, misurata tramite EQ-5D-5L e il questionario SF-36. La qualità di vita viene considerata ottimale se il punteggio EQ-5D-5L è superiore a 89.7 e se l’SF-36 supera la mediana dei punteggi della popolazione generale. La relazione fra NCI e outcomes è stata esplorata tramite modelli di regressione lineare e logistica.
Di 637 pazienti visitati presso la MPC, 103 possedevano almeno due valutazioni neurocognitive distanziate nel tempo. Al tempo zero (T0), l’NCI è stato individuato in 30 pazienti (29%). Non è stata evidenziata alcuna differenza sugli aspetti demografici ed antropometrici nelle persone con o senza NCI a T0. I pazienti non affetti da NCI a T0 hanno mostrato un significativo miglioramento al-follow. In particolare, la prevalenza di persone che svolgono regolarmente attività fisica moderata/intensa è aumentata, mentre quella delle persone frail e pre-frail è diminuita. Inoltre, è stata notata una riduzione nel numero di sintomi (appartenenti a vari cluster della PASC) esperiti dai pazienti. Il CogState ha mostrato un miglioramento dello Z-score totale, della velocità di elaborazione di compiti complessi e della attenzione/memoria visiva. In aggiunta, l’EQ-5D-5L totale, il self-reported QoL e alcuni domini del questionario SF-36 hanno mostrato un miglioramento. Al contrario, nessun cambiamento significativo è stato trovato tra T0 e il follow-up per i pazienti con NCI. L’unica eccezione è una diminuzione del totale dei sintomi della PASC e di quelli sensoriali. In questa popolazione di pazienti è stato trovato un peggioramento nello Z-score dell’attenzione/memoria visiva. Attraverso una regressione lineare per lo score totale dell’SF-36 non è stata trovata un’associazione tra NCI e HRQoL. In un modello di regressione logistica per valutare la HRQoL, solo il valore basale di EQ-5D-5L è stato associato con una migliore qualità di vita al follow-up.
In conclusione, una maggior prevalenza di NCI è stata individuata nelle persone con PASC, ma con valori quasi due volte inferiori rispetto a quella dei sintomi neurocognitivi auto-riportati, indicando che il numero cala molto nel momento in cui viene oggettivamente misurato. I pazienti con NCI non hanno mostrato miglioramenti dopo un 1 anno di follow-up, suggerendo che questa condizione possa essere di lunga durata e difficile da trattare. Sono necessari altri studi per comprendere la dinamica esistente tra NCI e PASC per sviluppare trattamenti adeguati e una migliore gestione di questa popolazione.
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Abstract
Objective
The objective of this study was to explore changes in neurocognitive impairment and its domains in patients with post-acute sequelae of COVID (PASC). Secondary objective was to identify the relationship between neurocognitive impairment and its domains with health-related quality of life (HR-QoL), assessed with EQ-5D-5L and SF-36 questionnaire.
Methods
This was an observational longitudinal study including people with PASC attending Modena PASC clinic (MPC) from July 2020 to April 2023. People with PASC with at least two available neurocognitive function assessments were included. Neurocognitive function (NF) was measured with Cogstate battery that comprises six domains: simple speed processing, complex speed processing, attention/working memory, visual learning memory, verbal learning and verbal memory. Each individual CogState raw score was transformed into a Z-score correcting for age and gender. A global NF performance score was defined as the mean of Z-score by averaging individual task Z-scores. Neurocognitive impairment was defined by total global deficit score (GDS) > 0.5 and further classified as normal, mild and moderate/severe impairment. Frailty was assessed by frailty phenotype (FP). The outcome of the study was HR-QoL, assessed by EQ-5D-5L and SF-36 questionnaire. Optimal HR-QoL was defined as EQ-5D-5L score > 89.7 and as SF-36 over median score. The relationship between neurocognitive impairment and outcomes was explored in linear and logistic regression models.
Results
Out of 637 patients attending the MPC, 103 had at least two neurocognitive assessments over time. At baseline, neurocognitive impairment (NCI) was found in 30 (29.1%) patients. No differences were found in demographic and anthropometric characteristics at baseline in people with and without NCI.
Patients who did not experience NCI at baseline showed significant improvement at follow-up. In particular, we observed an increased prevalence of patients performing moderate/intense physical activity, a lower prevalence of frailty and pre-frailty, and a reduced number PASC symptoms’ clusters. Also, CogState examination revealed improvement of total Z-score, complex speed processing Z-score and attention/working memory Z-score. Moreover EQ-5D-5L total score, self-reported QoL and SF-36 domains (physical functioning, physical role limitations, bodily pain, energy, social limitations, and health change) were improved.
On the other hand, no significant changes were found between baseline and follow-up for people with NCI, apart from reduction of prevalence of PASC sensory symptoms and PASC total symptoms. However, a neurocognitive domain worsening was observed in visual learning/memory Z-score.
In linear regression for SF-36 total score, neurocognitive impairment was not associated with HRQoL. However, neurocognitive impairment was related to lower SF-36 health change.
In a logistic regression model for HRQoL assessed with EQ-5D-5L, only baseline score EQ-5D-5L was associated with better quality of life at follow-up, after adjustment for age.
Conclusion
In conclusion, a high prevalence of NCI was found in people with PASC, but almost 2-fold lower prevalence in comparison to self-reported neurocognitive symptoms’ cluster, suggesting a lower burden when it is objectively assessed. Patients with NCI did not show improvement over 1-year follow-up, indicating that this condition might be long-lasting and difficult to treat. Further studies are needed to understand the interplay between NCI and PASC to develop possible therapeutic interventions and better management of this population.
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