Riassunto analitico
Introduzione: L’epilessia farmacoresistente rappresenta circa il 20% di tutte le forme di epilessia, in particolare si tratta soprattutto di forme focali. In alcuni casi la causa è rappresentata da una lesione cerebrale che può essere asportata chirurgicamente, questa rappresenta il focolaio epilettico la cui asportazione può determinare la libertà dalle crisi. Per arrivare all’intervento chirurgico è necessario che il paziente effettui un percorso pre-chirurgico per definire la sede del focolaio epilettogeno e i rapporti che le aree cerebrali circostanti, in modo da determinarne la resecabilità. Durante l’intervento può essere un valido aiuto l’elettrocorticografia (EcoG), una metodica che serve per registrare direttamente l’attività elettrica corticale ed ha la funzione di delimitare la zona epilettogena, permettendo quindi di guidare l’estensione della resezione chirurgica. Il PDTA per la terapia chirurgica dell’epilessia dell’adolescente e dell’adulto è un percorso unitario rivolto in maniera specifica al trattamento chirurgico dell’epilessia per soggetti con più di 6 anni e rappresenta la traduzione in un modello operativo del lavoro in team multidisciplinare, relativamente a questo tipo di patologia. Questo studio ha l’obiettivo di descrivere il PDTA e i pazienti che sono entrati in questo percorso dal 2019 al 2022, stratificandoli secondo diverse caratteristiche. Sulla base dei dati ottenuti, si potranno evidenziare le potenzialità del PDTA in termini di outcome post-chirurgico, di indicatori di produzione e di esito. Inoltre, si propone di valutare l’utilità dell’EcoG intraoperatoria. Metodi: I pazienti entrati nel PDTA svolgeranno la valutazione pre-chirurgica che si può avvalere di: monitoraggio Video-EEG, valutazione neuropsicologica, RM strutturale cerebrale (ed eventualmente funzionale) e PET. Una volta posta l’indicazione chirurgica e discusso il caso con il neurochirurgo, durante l’intervento una metodica spesso utilizzata è l’EcoG intraoperatoria. In riferimento ai dati EcoG sono stati considerati i pazienti operati da gennaio 2020 a febbraio 2023. Risultati: Tra il 2019 e il 2022 sono entrati nel percorso 174 pazienti di cui 60 sono stati operati. Per quanto riguarda gli indicatori di esito il 90% ha avuto un outcome favorevole (Classe I di Engel) con sostanziale libertà dalle crisi, e il 97% non ha avuto complicanze chirurgiche, dimostrandosi in piena linea con il gold standard. La maggior parte degli indicatori di produzione hanno raggiunto i valori di riferimento e in alcuni casi anche il gold standard, ad eccezione degli indicatori inerenti la neuopsicologia e la PET, che si avvicinano comunque ai valori di riferimento. Per quanto riguarda i dati EcoG sono stati studiati 37 pazienti. 18 di questi pazienti hanno effettuato l’EcoG pre e post resezione, dimostrando nel 77% la scomparsa delle anomalie epilettiche in fase post-resezione e nei restanti 23% un miglioramento del pattern EcoG. Tutti questi pazienti hanno avuto un outcome favorevole. Secondo l’esperienza maturata all’Ospedale Civile di Baggiovara (Modena), l’EcoG, unita al percorso pre-chirurgico, si è dimostrata un valido strumento per individuare le anomalie epilettiformi, localizzare i limiti della zona epilettogena, guidare la strategia chirurgica e verificare l’adeguatezza della resezione. Conclusioni: I dati emersi dimostrano la grande potenzialità del trattamento chirurgico in casi ben selezionati di epilessie focali farmacoresistenti, in quanto l’outcome post-intervento si è dimostrato eccellente nella stragrande maggioranza dei casi. Questo è possibile solo con un approfondito percorso pre-chirurgico volto alla precisa localizzazione della zona epilettogena, in modo da permettere al chirurgo di agire in modo ottimale e minimizzando i rischi. Gli indicatori di produzione e di esito relativi al PDTA si sono dimostrati quasi tutti in linea con i valori di riferimento.
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