Riassunto analitico
Introduzione La diagnosi precoce dell’epatocarcinoma (HCC) è importante per garantire ai pazienti l’accesso alle opzioni terapeutiche migliori. Attualmente, la sorveglianza per l’HCC viene applicata in tutti i pazienti con cirrosi epatica, tramite l’esecuzione di un’ecografia addominale ogni sei mesi con o senza il dosaggio di AFP. Tuttavia, questo approccio ha risultati scadenti (sensibilità di circa 60%). Per questo motivo, diversi score predittivi sono stati sviluppati e testati in studi prospettici o retrospettivi. Tra questi, aMAP (costituito da età, sesso maschile, albumina e conta piastrinica) e ALBI (basato sui valori di albumina e bilirubina) sono attualmente i più validati. Il GALAD score, costituito da genere, età, AFP, AFP-L3 e DCP, è già stato valutato in diversi studi retrospettivi case-control, valutando la sua diversa efficacia nel distinguere pazienti con HCC da pazienti senza HCC, mostrando una buona performance. Tuttavia, questo tipo di studio può sovrastimare l’efficacia dei biomarcatori. Obiettivo dello studio In questo studio, l’obiettivo era di valutare la performance del GALAD score in una corte longitudinale di pazienti con cirrosi epatica e paragonarla alla performance di aMAP ed ALBI per la predizione del rischio di sviluppo di HCC a 5 e a 10 anni. Metodi I pazienti con cirrosi epatica di qualsiasi eziologia, senza HCC, sono stati arruolati prospetticamente dal 2011 al 2022, utilizzando un campionamento di convenienza. La corte finale includeva 545 pazienti, che sono stati sottoposti all’arruolamento ad esofagogastroduodenoscopia, ecografia addominale, elastografia, misurazione invasiva dell’HVPG e test di laboratorio. Per analizzare il potere predittivo dei tre score nei confronti dello sviluppo di HCC, è stata utilizzata l’analisi di regressione di Cox. Inoltre, i tre score sono stati paragonati utilizzando le curve ROC (receiver operating characteristic). Risultati Il periodo di follow up medio è stato di 5.9 anni. I tre score sono stati in grado di predire lo sviluppo di HCC ma con diverse performance, con i seguenti hazard ratio (HR) a 5 (GALAD: 1.33 [95% CI: 1.10-1.60]; aMAP: HR= 1.06 [95% CI: 0.99-1.15]; ALBI: HR= 1.50 [95% CI: 0.70-3.21]) e a 10 anni (GALAD: HR=1.26 [95% CI: 1.10-1.44]; aMAP: HR=1.03 [95% CI: 0.98-1.08]; ALBI: HR=1.92 [95% CI: 1.00-3.68]). La comparazione diretta dei tre score ha dimostrato che il GALAD score ha superato gli altri due score nella predizione dell’HCC sia a 5 che a 10 anni (GALAD: AUC=0.726 a 5 anni e 0.685 a 10 anni, aMAP: AUC=0.659 a 5 anni e 0.614 a 10 anni, ALBI: AUC=0.554 a 5 anni e 0.561 a 10 anni). Conclusioni In questo studio la performance promettente del GALAD score è stata confermata, dal momento che ha superato due altri score già validati ed utilizzati (aMAP e ALBI) nella predizione dell’HCC sia a 5 che a 10 anni. La ragione più probabile della miglior performance del GALAD è data dall’inclusione in questo score di tre biomarcatori (AFP, AFP-L3 e DCP), che sono maggiormente legati alla biologia dell’HCC. Al contrario aMAP ed ALBI includono dei parametri clinici, che sono legati soprattutto alla funzione epatica. Questi risultati potrebbero aprire nuove possibilità per la sorveglianza dell’epatocarcinoma, portando a risultati migliori in termini di diagnosi precoce ed opzioni terapeutiche.
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Abstract
Introduction
Early diagnosis of hepatocellular carcinoma (HCC) is important to guarantee the best therapeutic options for patients. Currently, surveillance for HCC is performed in patients with cirrhosis with semiannual abdominal ultrasound and AFP, however the sensitivity of this approach is poor (about 60%). Therefore, several predictive scores were developed in prospective or retrospective studies. Among them aMAP (age, male sex, albumin and platelets) and ALBI (albumin and bilirubin) are the most validated so far. GALAD score (AFP, AFP-L3, DCP, age and sex) has already been retrospectively evaluated in several case-control studies of patients with HCC vs. no HCC, showing a good performance. Yet, this type of study can overestimate the power of biomarkers.
Aims
The aim of this study was to evaluate the performance of GALAD score in a longitudinal cohort of patients with liver cirrhosis, HCC-free at baseline, and compare it with aMAP and ALBI score, for the 5-years and 10-years risk prediction of HCC.
Methods
Patients with compensated advanced chronic liver disease (cACLD) of any etiology, HCC-free, were prospectively enrolled from 2011 to 2022, using a convenience sampling. The final sample size was 545 patients. They underwent at enrolment upper gastrointestinal endoscopy, liver ultrasound and elastography, HVPG measurement and lab tests.
A Cox proportional hazard regression model was used to analyze the predictive ability of GALAD, aMAP and ALBI scores towards the development of HCC at 5 and 10 years. The three scores were compared by receiver operating characteristic curves.
Results
The median observation span was of 5.9 years. All three scores were able to predict HCC but with different power, with the following hazard ratio at 5 (GALAD: 1.33 [95% CI: 1.10-1.60]; aMAP: HR= 1.06 [95% CI: 0.99-1.15]; ALBI: HR= 1.50 [95% CI: 0.70-3.21]) and at 10 years (GALAD: HR=1.26 [95% CI: 1.10-1.44]; aMAP: HR=1.03 [95% CI: 0.98-1.08]; ALBI: HR=1.92 [95% CI: 1.00-3.68]). The direct comparison between the three scores at the same time points showed that GALAD outperformed the other two scores for the prediction of HCC both at 5 and at 10 years (GALAD: AUC=0.726 at 5 years and 0.685 at 10 years, aMAP: AUC=0.659 at 5 years and 0.614 at 10 years, ALBI: AUC=0.554 at 5 years and 0.561 at 10 years).
Conclusion
In this study the promising role of GALAD score has been confirmed, as it outperformed two other already validated and commonly used scores (aMAP and ALBI) for HCC prediction both at 5 and at 10 years. The likely reason for the better performance of GALAD is the inclusion of three biomarkers (i.e. AFP, AFP-L3 and DCP), which are strictly bound with HCC biology, while ALBI and aMAP only include clinical parameters, more related with liver function. These findings may open new strategies for HCC surveillance in patients with cACLD, bringing to better results in terms of early diagnosis and therapeutic chances.
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