Riassunto analitico
Background e obiettivi: I pazienti cirrotici scompensati sono ad alto rischio di infezioni, le quali aumentano la mortalità e si comportano da trigger per l’insufficienza epatica acuta-su-cronica (ACLF). Il ruolo dei marker di sepsi, inclusa la procalcitonina sierica (PCT), come fattori di rischio per l’outcome a breve termine resta dibattuto. L’obiettivo di questo studio è valutare la PCT come fattore di rischio per la mortalità a 28 e 90 giorni in pazienti con cirrosi scompensata ricoverati in ospedale per sospetta infezione e trattati con terapia antibiotica empirica. Metodi: Sono stati valutati prospetticamente duecentotrentasette pazienti cirrotici ascitici scompensati (età media 60±11,8 anni, 68% maschi) con alto sospetto clinico di infezione ricoverati consecutivamente presso due centri di riferimento italiani. I fattori di rischio per la mortalità a 28 e 90 giorni sono stati valutati mediante l'analisi multivariata dei rischi concorrenti, con il trapianto di fegato (LT) come evento concorrente. La discriminazione è stata valutata dall'area sotto la curva (AUC). Risultati: Le infezioni sono state confermate nell'83% dei pazienti, il 53% aveva ACLF, l'11% aveva shock settico. Ottantotto (37%) pazienti sono deceduti e 52 (22%) sono stati sottoposti a trapianto di fegato entro 90 giorni dal ricovero. Creatinina (Hazard Ratio [HR] 1,18,95% Intervallo di confidenza [IC 95%] 1,01-1,38, p=0,039), PCT basale>0,35 ng/mL (HR 4,10, IC 95% 1,24-13,38, p=0,021), encefalopatia epatica di grado III-IV (HR 2,32, IC 95% 1,15-4,65, p<0,018) e shock settico (HR 2,77, IC 95% 1,39-5,53, p=0,004) erano fattori di rischio per la mortalità a 28 giorni mediante analisi multivariata, con AUC 0,84. Fattori di rischio simili con l'aggiunta dell'età (HR 1,03, IC 95% 1,01-1,05, p=0,001) erano predittivi di mortalità a 90 giorni (AUC 0,78). Conclusioni: La PCT predice in modo significativo la mortalità a 28 e 90 giorni nei pazienti ascitici con cirrosi scompensata ad alto rischio di infezione. L'uso della PCT potrebbe avvalorare ulteriormente l'inizio precoce del trattamento antibiotico empirico in questo contesto di mortalità ad alto rischio.
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Abstract
Background and Aims: Decompensated cirrhotic patients are at high risk of infections, which increase mortality and trigger acute-on-chronic liver failure (ACLF). The role of sepsis biomarkers, including serum procalcitonin (PCT), as a risk factors for short-term outcome remains debated. The aim was to evaluate PCT as a risk factor for 28- and 90-day mortality in patients with decompensated cirrhosis hospitalized for suspected infection and treated with empiric antibiotic therapy.
Methods: Two-hundred thirty-seven decompensated ascitic cirrhotic patients (mean age 60±11.8 years, 68% male) with high clinical suspicion of infection consecutively admitted at two Italian referral centers were prospectively evaluated. Risk factors for 28- and 90-day mortality were assessed by multivariate competing risks analysis, with liver transplant (LT) as competing event. Discrimination was assessed by the area under the curve (AUC).
Results: Infections were confirmed in 83% of patients, 53% had ACLF, 11% had septic shock. Eighty-eight (37%) patients died and 52 (22%) underwent LT within 90 days from admission. Creatinine (Hazard Ratio [HR] 1.18,95% Confidence Interval[95%CI] 1.01-1.38, p=0.039), baseline PCT>0.35 ng/mL (HR 4.10, 95%CI 1.24-13.38, p=0.021), grade III-IV hepatic encephalopathy (HR 2.32, 95%CI 1.15-4.65, p<0.018) and septic shock (HR 2.77, 95%CI 1.39-5.53, p=0.004) were risk factors for 28-day mortality by multivariate analysis, with AUC 0.84. Similar risk factors with the addition of age (HR 1.03, 95%CI 1.01-1.05, p=0.001) were predictive for 90-day mortality (AUC 0.78).
Conclusion: PCT significantly predicts 28- and 90-day mortality in ascitic patients with decompensated cirrhosis at high risk for infection. The use of PCT could further substantiate the early start of empirical antibiotic treatment in this high-risk mortality setting.
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