Riassunto analitico
Il mio elaborato dal titolo “La persuasione: tra emozioni, personalità e i rischi del web” verte intorno al tema della persuasione; nello specifico, sul ruolo che quest’ultima ha nella realtà contemporanea, modificata dall’avvento di Internet per ciò che concerne le relazioni sociali, il linguaggio e l’educazione. Nel primo capitolo ho presentato in generale la definizione di “persuasione” spiegando come questa rappresenti una della modalità con cui poter modificare gli atteggiamenti altrui. Nello specifico, ho descritto le sei tecniche di persuasione presentate da Cialdini, ovvero: reciprocità, impegno e coerenza, riprova sociale, simpatia, autorità, scarsità e unità; evidenziando come il cambiamento dell’atteggiamento possa avvenire attraverso un’elaborazione superficiale o sistematica del messaggio. Nel secondo capitolo mi sono concentrata sui tre elementi che sono coinvolti nel processo di comunicazione (messaggio, fonte e ricevente) e sulle caratteristiche che questi dovrebbero avere per favorire il cambiamento dell’atteggiamento. Nel terzo capitolo mi sono soffermata sui rischi del Web, ovvero sull’effetto che Internet ha sulle capacità cognitive, sociali e comportamentali delle persone. Se da una parte la tecnologia offre un ausilio a livello sociale, scolastico e professionale; dall’altra, l’educazione dovrebbe concentrarsi sulle ripercussioni che questa comporta negli individui, in particolare negli adolescenti. Infatti, il rischio è che Internet, grazie all’anonimato e alla scarsa presenza di emozioni sociali che rendono la comunicazione “distante”, favorisca un “disimpegno morale” che allontana il soggetto dalle conseguenze delle sue azioni negative, ed è ciò che avviene nel caso del Cyberbullismo. Infine, nel quarto capitolo mi sono concentrata sul rischio del complottismo, presentando la ricerca che ha avuto origine dall’ipotesi che i complottisti abbiano determinate caratteristiche di personalità e che sulla base di queste gli algoritmi presenti su Internet potrebbero amplificare la polarizzazione. Tale disinformazione, che si diffonde rapidamente attraverso i Social Network, potrebbe avere ripercussioni sulla salute dei singoli e sui comportamenti delle persone, generando sfiducia nei confronti delle istituzioni e ribellione. Sarebbe dunque opportuno che i contesti scolastici promuovano lo sviluppo di una forma di pensiero critica e responsabile, educando i cittadini ad un uso corretto e consapevole delle informazioni che ricavano attraverso Internet.
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