Riassunto analitico
The Severe Acute Respiratory Syndrome – Coronavirus-2 (SARS-CoV-2) out-break has generated a great interest of the scientific community. This disease has a wide spectrum of clinical presentation, ranging from asymptomatic cases to severe pneumonia leading to acute respiratory insufficiency. It has been observed that patients with metabolic disorders, namely metabolic associated fatty liver disease (MAFLD), obesity and diabetes, might have poorer prognosis of COVID-19 disease. The objective of the study was to describe the prevalence and the characteristics of MAFLD in COVID-19 patients. Secondary objective was to describe the impact of MAFLD in invasive mechanical intubation and mortality in patients with COVID-19 pneumonia. This was an observational retrospective longitudinal cohort study of patients admitted to Azienda Ospedaliero-Universitaria of Modena for severe COVID-19 pneumonia. SARS-CoV-2 infection was diagnosed by polymerase chain reaction (PCR) in the nasopharyngeal swab. MAFLD was evaluated using hepatic steatosis index (HSI) > 36 cut off. Metabolic abnormal phenotype was defined as the presence of at least one of the following: dyslipidaemia, diabetes or hypertension. Cox regression models were used to determine predictors of disease outcomes. We included 110 patients with available HSI index (67.3% males, median age 66.4 years, mean body mass index was 28.2 kg/m2). Diabetes and hypertension were present in 26.9% and 38%, respectively. MAFLD prevalence was 61 (56.5%). In the univariate analysis, metabolic abnormality was associated with lower mortality (HR=0.58; CI 0.35-0.94; p=0.028), while in multivariate analysis, SOFA score, male sex and symptoms onset were associated with higher mortality after correction for HSI, BMI and metabolic abnormality in three separate models. We observed a high prevalence of HSI>36 in patients with COVID-19 pneumonia. HSI>36 showed a limited prognostic value with regards to mortality or invasive mechanical ventilation. We argued that included variables in this index, namely GOT and GPT, may be altered in COVID-19 acute disease. Alternative tools to assess MAFLD might be more accurate to evaluate its impact in COVID-19 outcomes.
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Abstract
Il nuovo Coronavirus che ha causato una epidemia caratterizzata dalla sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV-2), ha generato anche un grande interesse nella comunità scientifica. Questa malattia ha un ampio spettro di presentazioni cliniche, dai casi asintomatici ai casi di polmonite severa con insufficienza respiratoria acuta. È stato osservato che i pazienti con disordini metabolici quali steatosi epatica metabolica (MAFLD), obesità e diabete potrebbero avere una peggiore prognosi nel contesto della malattia chiamata COVID-19.
L’obiettivo dello studio è stato quello di descrivere la prevalenza e le caratteristiche della MAFLD tra i pazienti affetti da COVID-19. L’obiettivo secondario è stato quello di descrivere l’impatto della MAFLD nei confronti dell’intubazione meccanica invasiva e della mortalità nei pazienti con polmonite da COVID-19.
Abbiamo condotto uno studio osservazionale retrospettivo basato su una coorte longitudinale di pazienti ricoverati presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena con diagnosi di polmonite da COVID-19 ottenuta tramite la reazione a catena della polimerasi (PCR) di un tampone nasofaringeo.
La MAFLD è stata valutata in base ad un valore di Hepatic Steatosis Index (HSI) maggiore di 36.
I pazienti sono stati classificati come “metabolic abnormal” se presentavano almeno una condizione fra dislipidemia, diabete o ipertensione. È stato poi usato il modello di regressione di Cox per determinare i predittori dell’esito della malattia.
Abbiamo arruolato 110 pazienti con dati disponibili per calcolare l’HSI, (67.3% maschi, età mediana 66.4 anni, body mass index medio 28.2 kg/m2). I pazienti diabetici e quelli ipertesi della coorte sono stati rispettivamente il 26.8% e il 38%, la steatosi epatica è stata osservata in 61 pazienti (56.5%). Nell’analisi univariata, i “metabolic abnormal” erano associati ad una mortalità più bassa (HR=0.58; CI 0.35-0.94; p=0.028) mentre nell’analisi multivariata il SOFA score, il sesso maschile e l’inizio dei sintomi erano associati ad una mortalità maggiore dopo la correzione per HSI, BMI e “metabolic abnormal” in tre diversi modelli.
Abbiamo osservato un numero significativo di pazienti con HSI>36 nella nostra coorte. Si è visto che HSI ha un valore prognostico limitato nei confronti della mortalità o della ventilazione meccanica invasiva. Abbiamo dedotto che alcune variabili inclusee nell’indice, come GOT e GPT, possono essere alterate in fase acuta di COVID-19. Strumenti alternativi per diagnosticare la MAFLD possono essere più accurati nel valutare il suo impatto sugli esiti del COVID-19.
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