Riassunto analitico
L’antibiotico-resistenza rappresenta un fenomeno attuale e di notevole rilevanza. La struttura ospedaliera è senza dubbio il luogo in cui si fa il maggiore utilizzo di antibiotici e, proprio per questo motivo, rappresenta uno dei contesti principali di sviluppo delle resistenze ai farmaci. In ambito sanitario le situazioni sicuramente più a rischio sono, in primo luogo, le unità di terapia intensiva, vista la suscettibilità dei pazienti ricoverati e l’invasività dei trattamenti e, in secondo luogo, le strutture di lungodegenza, caratterizzate da affollamento, scarsa igiene e uso massiccio di antibiotici. Lo scopo della tesi è stato quindi quello di valutare le principali antibiotico-resistenze diffuse nei reparti dell’Ospedale S. Giovanni di Dio di Crotone (KR), ponendo particolare attenzione a due ceppi batterici: Klebsiella pneumoniae ed Escherichia coli. I campioni pervenuti dai vari reparti ospedalieri sono stati giornalmente seminati su specifici terreni di coltura, è stata poi eseguita la lettura delle piastre, l’identificazione dei microrganismi e l’antibiogramma mediante lo strumento Vitek2 (Biomérieux). Lo studio ha dimostrato che Klebsiella pneumoniae ed Escherichia coli sono ceppi largamente diffusi in ambiente ospedaliero e soprattutto sono particolarmente soggetti a sviluppare resistenza nei confronti di numerosi antibiotici. Tali risultati sottolineano l’importanza di prestare una maggiore attenzione sia all’ utilizzo degli antibiotici nel quotidiano, sia alle norme igieniche di base, a partire dal semplice lavaggio delle mani, così da impedire in primis la diffusione di infezioni e, conseguentemente, di ceppi batterici antibiotico-resistenti.
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