Riassunto analitico
Introduzione. Campioni di liquido seminale umano crioconservati da oltre 9 anni nella criobanca del Centro di Medicina della Riproduzione del Policlinico di Modena sono stati scongelati ed analizzati per determinare l’effetto della crioconservazione a lungo termine sui parametri nemaspermici. Materiali e metodi. Sono stati scongelati ed analizzati i campioni di liquido seminale di 38 pazienti di età compresa fra 19 e 47 anni al momento del congelamento, stoccati tra il 1995 ed il 2003. La durata media della crioconservazione è di 11,8 anni (da 9 a 18 anni). I campioni sono stati congelati con il metodo del congelamento lento, utilizzando il crioprotettore “Freezing medium - test yolk buffer with gentamicin sulfate” (Irvine Scientific) e conservati in taniche di azoto liquido a -196°C. Al congelamento è stata effettuata un’analisi dei parametri nemaspermici. I campioni da analizzare sono stati scongelati a temperatura ambiente e sottoposti a lavaggio con terreno “Syn Vitro Flush” (Origio) per eliminare il crioprotettore. È stata effettuata un’analisi al microscopio ottico per determinare la variazione dei parametri di concentrazione e motilità degli spermatozoi secondo i riferimenti della WHO 2010 e dei parametri di morfologia secondo i criteri restrittivi di Kruger. A seconda delle caratteristiche al congelamento, i campioni rientravano in classi di normospermia (A) e astenospermia (B) in riferimento ai parametri di motilità e in classi di normospermia (C) e teratospermia (D) in riferimento ai parametri di morfologia. Risultati. Dall’analisi dei dati al congelamento e allo scongelamento è emerso che la concentrazione di spermatozoi è rimasta costante in tutti i campioni. La perdita media di motilità totale nei campioni A è del 32,6%, con un aumento del 3,2% per anno di congelamento, mentre nei campioni B è del 21,85%. I campioni C mostrano una perdita media delle forme normali del 16%, con un aumento del 5,36% per anno di congelamento, mentre i campioni D mostrano una perdita media di forme normali del 5,43%. Conclusioni. Dallo studio sulla motilità si evince che la conservazione della motilità totale è influenzata positivamente dalla concentrazione degli spermatozoi e negativamente dal tempo di crioconservazione. Tuttavia, dall’analisi dei dati e degli andamenti si può supporre che il tempo di crioconservazione abbia un’influenza sulla motilità molto inferiore rispetto a quella esercitata dal processo stesso di congelamento e scongelamento. Questa ipotesi è da verificare con ulteriori studi sul processo di crioconservazione. Dallo studio sulla morfologia si evince che il tempo di crioconservazione porta progressivamente all’aumento delle anomalie di testa e delle forme amorfe. Il tempo di crioconservazione influenza maggiormente la perdita di forme normali rispetto alla perdita di motilità totale.
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Abstract
Introduction.
Human semen samples, cryopreserved for more than 9 years at the Centre for Reproductive Medicine of Policlinico di Modena, were thawed and analyzed to determine the effect of a long-term cryopreservation on nemaspermic parameters.
Materials and methods.
Semen samples of 38 patients, stored between 1995 and 2003, were thawed and analysed. The ages of patients at freezing were between 19 and 47 years. The mean cryopreservation time is 11.8 years (9-18 years).
The semen had been slow-frozen with the addition of the cryoprotectant “Freezing medium – test yolk buffer with gentamicin sulphate” (Irvine Scientific) and kept in tanks with liquid nitrogen at -196°C. An analysis of nemaspermic parameters had been done at freezing.
Samples were thawed at room-temperature and washed with the culture medium “Syn Vitro Flush” (Origio) to eliminate the cryoprotectant. An optical microscopic analysis was done to determine the variations in sperm concentration and motility according to the WHO 2010 and the variations in sperm morphology according to Kruger’s strict criteria.
According to their characteristics at freezing, samples belonged to classes of normospermia (A) and asthenozoospermia (B) regarding sperm motility and to classes of normospermia (C) and teratozoospermia (D) regarding sperm morphology.
Results.
Sperm concentration at freezing and at thawing resulted unchanged in all samples.
The mean total motility loss is of 32.6% in samples A, with an increase of 3.2% per year of cryopreservation, and of 21.85% in samples B.
The mean loss of sperm with a normal morphology is of 16% in samples C, with an increase of 5.36% per year of cryopreservation, and of 5.43% in samples D.
Conclusion.
The total motility conservation is positively influenced by sperm concentration and negatively influenced by cryopreservation time. However, from data and trends analysis, we predict the sperm motility is less affected by cryopreservation time than via the freezing/thawing procedure. This hypothesis should be verified with additional studies regarding the cryopreservation procedure. Moreover, cryopreservation time leads to a progressive increase in sperm with head defects and amorphous sperm.
Cryopreservation time affects the loss of sperm with normal morphology more than the total motility loss.
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