Riassunto analitico
Background La malattia steatosica del fegato associata a disfunzione metabolica (MASLD) ha un impatto globale significativo, rappresentando una delle principali cause di patologia epatica cronica. Tra le complicanze più gravi associate a MASLD vi è il carcinoma epatocellulare (HCC). Una delle principali sfide nell’affrontare l’HCC associato a MASLD è la sua frequente diagnosi in stadi avanzati e in fegati non cirrotici. Questo fenomeno è in gran parte dovuto alla mancanza di programmi di screening adeguati, che ritardano l'identificazione precoce della malattia. Obiettivi Il presente studio ha l'obiettivo di confrontare le caratteristiche dei pazienti con HCC su MASLD rispetto a quelli con HCC di altre eziologie, analizzando le caratteristiche dei noduli di HCC, i tassi di sorveglianza e gli esiti clinici. Metodi È stato condotto uno studio retrospettivo su un campione di 107 pazienti seguiti presso l'Ambulatorio HCC della Struttura Complessa di Gastroenterologia del Policlinico di Modena. La diagnosi di HCC in questi pazienti è stata effettuata attraverso tecniche di imaging avanzate, tra cui la tomografia computerizzata (TAC) e la risonanza magnetica (RM), insieme a una serie di esami biochimici comprensivi di punteggi Child-Pugh e MELD. In alcuni casi selezionati, è stata eseguita anche una biopsia epatica per confermare la diagnosi. Le informazioni dettagliate sulle caratteristiche cliniche, radiologiche e biochimiche dei pazienti sono state raccolte e organizzate in un database. Particolare attenzione è stata dedicata all'analisi delle condizioni del fegato al momento della diagnosi e al fatto che i pazienti fossero o meno sottoposti a programmi di sorveglianza regolare. Risultati I risultati indicano che i pazienti con HCC su MASLD erano più anziani, presentavano più comorbidità, come diabete mellito di tipo 2 (DM2), dislipidemie e patologie cardiovascolari, e avevano un BMI significativamente più alto rispetto ai pazienti con HCC di altre eziologie (28.3 vs 25.0, P = 0.008). La sorveglianza per HCC era meno frequente nei pazienti con MASLD rispetto ad altre eziologie (44.1% vs 74.5%, P = 0.002). I pazienti con MASLD si presentavano alla diagnosi di HCC con noduli di diametro maggiore (dimensione media 6.6 vs 5.7) e più numerosi rispetto ai pazienti con altre eziologie, risultando in tassi di diagnosi precoce di HCC inferiori. Ciononostante, non è risultata una differenza significativa tra la percentuale di pazienti che hanno ricevuto trattamenti curativi tra i due gruppi di pazienti. Una percentuale significativa dei pazienti con MASLD non presenta cirrosi al momento della diagnosi di HCC, sottolineando la necessità di strategie di screening più efficaci per HCC su questa popolazione di pazienti. Durante il follow-up, il 34.9% dei pazienti è deceduto, con una prevalenza maggiore di morte per cause non epato-relate nei pazienti con MASLD (17.6% vs 0%). Conclusioni I risultati mostrano che la presenza di comorbidità, la diagnosi tardiva e i bassi tassi di sorveglianza sono fattori critici che devono essere affrontati per migliorare l'outcome clinico nei pazienti con MASLD. Lo studio evidenzia l'importanza di sviluppare e implementare programmi di sorveglianza specifici per i pazienti con MASLD, al fine di migliorare la diagnosi precoce e ottimizzare i risultati clinici. È necessaria una maggiore consapevolezza del rischio di HCC nei pazienti con MASLD e delle differenze tra HCC associato a MASLD e ad altre cause, nonché una gestione multidisciplinare di questi pazienti per migliorarne gli esiti clinici.
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