Riassunto analitico
In questa tesi sperimentale viene approfondito un tema che risulta essere particolarmente dibattuto sia per la relativa novità sia per l’attenzione posta a livello nazionale e internazionale: il rapporto tra infanzia e tecnologie che, come sappiamo, impattano sempre di più nel quotidiano di bambini e adulti. Le tecnologie hanno, infatti, visto un notevole incremento durante il periodo del lockdown in quanto hanno permesso di rimanere in contatto con i propri cari, con le scuole e con gli amici. Se da un lato si sono rivelate fondamentali per mantenere il programma scolastico o per stimolare attività di didattica a distanza che dessero continuità alla scuola di ogni ordine e grado nell’attesa del rientro o ancora per mantenere semplicemente le relazioni interpersonali, dall’altro hanno mostrato anche i limiti legati al loro utilizzo. Con questa tesi vorrei portare l’attenzione sulla possibilità di intervenire nell’immediato cercando di limitare e mitigare gli effetti negativi emersi scientificamente e quelli ancora ipotizzabili. Nel primo capitolo ho scelto di spiegare le caratteristiche principali della rivoluzione digitale facendo riferimento a contributi di vari sociologi in quanto la diffusione dell’aggettivo digitale sta aumentando nella quotidianità delle persone cercando di delineare le caratteristiche principali dei media digitali e del loro ciclo evolutivo facendo riflessioni sul fatto di considerarle o meno uno strumento di inclusione. Nel secondo capitolo ho messo in evidenza il ruolo delle tecnologie durante la pandemia da COVID-19 e come quest'ultima abbia modificato sia la vita del singolo che dell'intera comunità a livello scolastico e privato. Ho cercato, inoltre, di descrivere i rischi e i pericoli annessi ad un uso spropositato delle tecnologie facendo riferimento a contributi di studiosi, all'organizzazione mondiale della sanità e a dati Istat. Il terzo capitolo è rivolto soprattutto a genitori che fungono da primi educatori e professionisti dell’educazione col fine di indirizzarli, tramite spunti pratici verso un uso consapevole dei dispositivi digitali riconoscendoli nella loro fenomenologia e di guidarli verso una maggiore coscienza critica e riflessiva in una direzione educativa e formativa. Dedico l'ultimo capitolo alla presentazione di una ricerca il cui obiettivo è analizzare il rapporto tra tecnologie e minori sottolineandone i relativi danni e benefici. Abbassandosi sempre di più l’età del possesso del primo smartphone o semplicemente l’avvicinamento autonomo da parte dei bambini in età prescolare nonostante le ricerche sull’utilizzo degli schermi interattivi nella prima infanzia spesso producano risultati divergenti sarebbe utile capire le percezioni del personale educativo e dei genitori riguardo la loro funzione educativa contribuendo così a comprendere i rischi che possono derivare da un utilizzo eccessivo e senza supervisione degli strumenti tecnologici favorendone invece un uso più consapevole e responsabile.
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