Riassunto analitico
Introduzione: Ad oggi esistono ancora pochi strumenti psicometrici per porre la diagnosi di ADHD nell’età adulta, nonostante il maggiore interesse all’interno della comunità scientifica. Nel 2019 è stata sviluppata una nuova versione aggiornata della Diagnostic Interview for ADHD in adults (DIVA), che ad oggi risulta essere tra le scale maggiormente utilizzate. Il nome, DIVA 5.0, indica che è stata aggiornata con i criteri del DSM-5. La scala, già validata in lingua inglese, coreana e farsi non è stata tutt’oggi validata in italiano. Obbiettivo primario di questo studio è quello di validare la scala nella traduzione in lingua italiana. Materiali e metodi: Sono stati selezionati 132 soggetti con sospetto di ADHD dell’adulto afferenti al Centro Screening ADHD Adulto del DSM-DP di Modena, i quali hanno accettato di partecipare allo studio, fornendo il loro consenso informato.; Di questi, 130 hanno completato lo studio, mentre solo 2 individui non hanno eseguito in modo completo le procedure di screening. Sono state raccolte le variabili socio-demografiche e cliniche del campione. Le variabili continue sono riportate come medie e deviazione standard, le variabili categoriali come percentuali. Le variabili continue sono state confrontate tra di loro mediante t student e quelle categoriali mediante Pearson chi2. La scala DIVA 5.0 è stata esaminata applicando l’alpha di Cronbach e il coefficiente di Kuder per valutare la consistenza interna degli items. Il punteggio del DIVA 5.0 è stato correlato con quello delle scale ASRS V1.1 e BAARS-IV per la validità concorrente ( test di Spearman). È stata condotta l’analisi fattoriale per analizzare la validità di costrutto della scala, mentre, per testarne la validità predittiva, è stata eseguita una regressione lineare multipla con gli outcome socio-demografici e clinici del nostro campione. Le variabili continue sono riportate come medie e deviazione standard, le variabili categoriali come percentuali. Il livello di probabilità statistica è fissato in p< 0,05. Lo studio ha ricevuto l’approvazione dal Comitato Etico dell’area Vasta Emilia Nord (Protocollo AU00228833/23 del 27/07/2023) l’autorizzazione dalla Direzione dell’AUSL Modena (Decisione numero 1696 del 31/07/2023). Risultati: Il campione da noi selezione è omogeneo per sesso e ha età media di 29,28 anni senza differenze tra maschi e femmine. L’alpha di Cronbach e il coefficiente di Kuder sono risultati tra lo 0,61 e 0,78, indicando una buona affidabilità della scala DIVA 5.0. L’analisi fattoriale ha mostrato cinque fattori con autovalore >1, di cui 3 relativi alle dimensioni deficit di attenzione e 2 a quella dell’iperattività/impulsività nell’età infantile; il fattore 2, relativo alla disattenzione dell’età infantile, è risultato quello portatore di maggiore varianza specifica. La correlazione con le altre scale secondo il test di Spearman è risultata essere statisticamente significativa sia per la dimensione disattentiva che per l’iperattività/impulsività. La regressione lineare multipla ha mostrato un’associazione positiva, statisticamente significativa, del punteggio totale della scala DIVA 5.0 con la variabile “lavoro”, in particolare con la condizione di studente, e un’associazione inversa negativa, statisticamente significativa, con la “terapia farmacologica specifica” per ADHD, evidenziando la validità predittiva della scala circa eventuali criticità sociali e necessità di interventi terapeutici. Conclusioni: I nostri risultati confermano la buona consistenza interna e la validità di costrutto, concorrente e predittiva della scala DIVA 5.0 in lingua italiana, che rappresenta uno strumento valido ed affidabile ai fini diagnostici per l’ADHD dell’età adulta.
|